Bilancio inviato ai consiglieri senza il parere dei revisori dei conti: “Chiederemo la nullità e faremo ricorso al prefetto”

BRINDII – Bilancio inviato ai consiglieri comunali senza il parere dei Revisori dei conti, Forza Italia attacca Rossi.  L’approvazione del bilancio di previsione, il primo dell’amministrazione Rossi, sarà discusso in consiglio comunale il 2 maggio prossimo, fuori tempo massimo. Il termine ultimo era quello del 31 marzo.

“Per dovere di cronaca – scrivono dal coordinamento cittadino azzurro -.  puntualizziamo che il Bilancio di previsione è il documento che prevede entrate e uscite e rappresenta un passo fondamentale della gestione perché permette di organizzare con congruo anticipo le risorse, gli investimenti di ciò che amministra. Rossi continua a dimostrare incapacità amministrativa, convoca il Consiglio comunale senza tener conto delle più elementari regole previste nel regolamento dell’ente. Notifica gli atti di bilancio ai consiglieri senza il parere dell’organo di revisione che è parte integrante del fascicolo “Bilancio” e che riveste funzioni importantissime di garanzia per l’Assemblea consiliare“.

Forza Italia precisa che il regolamento di contabilità,  all’art. 17 – comma 7, prevede che: “Lo schema di delibera di approvazione del bilancio di previsione finanziario, unitamente agli allegati”, ivi compreso il parere dei revisori , “ viene quindi inoltrato all’organo consiliare e inviato ai membri del Consiglio…entro il termine di 20 (venti) giorni precedenti la data stabilita per l’approvazione del bilancio, anche allo scopo di consentire la presentazione di eventuali emendamenti, che deve avvenire entro e non oltre i 5 giorni precedenti la stessa data di approvazione del Bilancio”.

Considerata l’impossibilità di valutare la bontà delle proposte inserite nel bilancio preventivo e mancando il parere dei Revisori – concludono – non potendo fare proposte di emendamento, evidenzieremo dopo il Consiglio la nullità della delibera di approvazione, qualora ci fosse, ricorrendo al prefetto ed alla Corte dei Conti”.

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