BRINDISI- Cartelle pazze dell’Ici continuano ad essere recapitate a casa dei brindisini. Importi a prova d’infarto soprattutto per i pensionati che si sono visti tra le mani bollettini anche da 800 euro.
Si tratta di richieste di pagamento relative agli anni 2008 /2009.
L’Abaco, società di riscossione tributi per il Comune di Brindisi, quindi torna a battere cassa, peccato o per fortuna, diranno i cittadini, che si tratta di importi non dovuti. Dal 2008 infatti è in vigore la legge che prevede l’esenzione Ici per la prima casa. Tuttavia anche chi ha una sola casa, è stato raggiunto dalla richiesta del pagamento.
Una gran confusione, dunque, dovuta soprattutto al mancato aggiornamento della banca dati in possesso della stessa Abaco e trasmessa a sua volta dal Comune di Brindisi.
Questa situazione non è nuova ai cittadini che già a novembre del 2013 si videro recapitare le medesime cartelle, relative agli stessi anni. Anche in quel caso, una confusione pazzesca, l’agenzia venne presa d’assalto dai cittadini infuriati che reclamavano il diritto all’esenzione.
Inoltre, oggi come ieri, l’Abaco scrive nella lettera che si accompagna al bollettino di pagamento che se si ritiene illegittima la richiesta bisogna presentare entro 60 giorni apposita istanza, tutto questo , ovviamente, con grande spreco di tempo e denaro.
BrindisiOggi
Vanno denunciati per tentata estorsione. Molti cittadini pagano perchè sono spaventati spaventati dalle conseguenze!