Cittadini ucraini in fuga, la Prefettura organizza l’accoglienza

BRINDISI- Si è svolto nel pomeriggio di ieri, in videoconferenza,  un incontro promosso dalla Prefettura,  in vista della pianificazione delle misure di accoglienza che si rendano necessarie  a seguito dell’arrivo di profughi dall’Ucraina, al fine di condividere informazioni e linee di azione che possano consentire di indirizzare al meglio sul territorio  risorse ed attività messe  in campo da cittadini ed istituzioni.

       Nel corso dell’incontro –  al quale hanno  preso parte i sindaci e commissari dei comuni  della provincia,  la  Questura, l’ Asl, Croce Rossa Italiana Puglia, l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni ed il  Presidente della Caritas  Diocesana, il Centro di soccorso dell’Ordine di Malta – sono state esaminate le disposizioni introdotte con il  decreto legge n. 16 dello scorso 28 febbraio e sono state condivise le modalità con le quali l’accoglienza potrà essere realizzata sul territorio.

       E’ emerso, in particolare,  che  in tutta la provincia la popolazione sta dando prova, attraverso numerose iniziative,  di  grande slancio solidaristico nei confronti delle sofferenze del popolo ucraino e che sono molti i cittadini che stanno offrendo la disponibilità ad accogliere ed ospitare eventuali nuclei familiari.

      Sulla scorta delle informazioni fornite dai comuni e in considerazione delle circostanziate   indicazioni degli Enti che stanno curando e coordinando,  a livello internazionale e nazionale, gli aiuti alla popolazione ucraina,   è tuttavia emersa  l’esigenza di indirizzare la solidarietà delle comunità locali verso forme di aiuto che possano corrispondere,  in maniera appropriata e diretta, alle effettive esigenze nei diversi scenari in atto.

      Pertanto si è convenuto che, per il momento, in assenza di indicazioni ufficiali  al riguardo, siano da preferire i canali attivati dalle organizzazioni internazionali, ampiamente pubblicizzati, per la raccolta di fondi in favore della popolazione ucraina, nonché la raccolta di farmaci ricompresi nell’apposito   elenco pubblicato dal Ministero della Salute, per i quali sono stati individuati i canali di raccolta e  di invio  dove ve ne sia la necessità.

     E’ stata quindi condivisa l’opportunità, nella fase attuale,  di ricorrere alla   raccolta di beni e di generi  vari, alimentari e non,  solo per  contribuire, ove ve ne sia l’esigenza e con il coordinamento dei comuni,  all’accoglienza dei cittadini ucraini che siano eventualmente già giunti  sul nostro territorio o che possano arrivare  nelle prossime settimane.

      Si è inoltre concordato che i Comuni provvederanno a raccogliere le eventuali  disponibilità di accoglienza che provengano da privati cittadini e a comunicarle alla Prefettura e   sono state  condivise  le procedure da attivare  per assicurare una adeguata accoglienza ai profughi, sotto ogni profilo.

 

BrindisiOggi

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