Il commissario Giuffrè dà il via libera a Tap, Brindisi è uno dei primi Comuni

BRINDISI- Via libera al metanodotto Tap dal Comune di Brindisi. Il 6  ottobre scorso il commissario prefettizio Santi Giuffrè ha dato l’ok alla realizzazione dell’opere dopo che l’ufficio tecnico ha accertato la conformità urbanistica. Il Comune brindisino è il primo che si esprime in questo senso dopo le battaglie intraprese dalle altre amministrazioni locali. A tal proposito esiste un atto deliberato dal consiglio comunale di Brindisi in cui si dichiarava contrarietà al progetto.

Ma le cose oggi cambiano. L’autorizzazione sarà portata in conferenza dei servizi il 17 ottobre prossimo a Roma.

Si tratta della nascita di una nuove infrastrutture e dell’ampliamento di quella esistente di Snam. Il tracciato  riguarda l’area a sud est di Brindisi, quindi lambisce la frazione Tuturano e interessa soprattutto zona agricola ed alcune strade al confine con il comune di San  Pietro Vernotico. Intercetta i canali Siedi, Foggia di Rau, Fiume Grande e un affluente del canale Cillarese bypassando l’alveo sotto quota tramite un microtunnel, attraversa inoltre l’area di rispetto del cimitero di Tuturano intercettando una viabilità di previsione del piano regolatore generale a servizio dell’abitato in parte in un microtunnel, in parte in trincea, inoltre  riguarderà la strada provinciale 81 (via Stazione- Tuturano), la strada provinciale 79, la strada provinciale 80  e le strade comunali poste da sudest a nordovest ricadenti in zona agricola.

L’autorizzazione del commissario è stata rilasciata dopo il parere dell’ufficio Urbanistica.

Il tutto mentre Melendugno dove il metanodotto dovrebbe approvare, e Mesagne dove il progetto dovrebbe terminare  hanno dichiarato guerra a Tap.

Si tratta di un gasdotto che porterà il gas dall’Azerbajian, passando per Grecia e Albania per approdare sulle spiagge salentine. Un micro tunnel lungo 800 metri in mare e  altri 800metri sono il terreno.

Questa opera è stata definita dal governo come strategica, i  lavori sarebbero dovuti partire nel maggio 2016. L’Europa ha più volte richiamato l’Italia.   Tap ha ottenuto alcune delle autorizzazioni rilasciate dal ministero. La Regione si oppone all’approdo a San Foca ,e da qualche anno il presidente Emiliano ha lanciato la proposta di spostrare l’opera a sud di Brindisi, nelle vicinanze della marina di Torchiarolo.

Lu.Po.

 

2 Commenti

  1. E la zona migliore dove far passare il gasdotto. E magari convertire la centrale a carbone che inquina un e ormita. La città ne traerebbe un enorme vantaggio

  2. ma il commissario non dovrebbe interessarsi dell’oggi e non di ciò che potrebbe riflettersi sul futuro del ns. amato brindisi?

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