Concorso esterno per associazione mafiosa, Oggiano assolto anche in Appello

BRINDISI- Arriva l’assoluzione anche in Appello per Massimiliano Oggiano, l’ex consigliere comunale di An, oggi dirigente di Forza Italia, che era imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Lecce. Oggiano era stato inserito da Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia, anche nell’elenco dell’impresentabili alle elezioni.

Oggiano era stato già assolto in primo grado, ma in Appello il pg aveva chiesto 6 anni e 6 mesi di carcere. Contro l’assoluzione di Oggiano presentarono appello il pm della Procura di Brindisi Milto Stefano De Nozza e pubblico ministero Dda di Lecce. Ma oggi questo capitolo si chiude.

Il Tribunale di Brindisi, nelle motivazioni della sentenza aveva affermato che “non vi era alcuna prova che Oggiano avesse fornito vantaggi al sodalizio nonostante si desse per acquisita la conoscenza e il sostegno di alcuni degli imputati alla sua campagna elettorale”.
Pene ridotte anche per i fratelli albanesi, Arben e Viktor Lekli, noti come fratelli semafori, ma anche per Giovanni e Raffaele Brandi e Giuseppe Gerardi, assolti per traffico di droga. Gli  imputati rispondevano a vario titolo di associazione mafiosa e estorsioni. Sarebbe attribuibili al clan l’attentato a colpi di Kalashnikov all’azienda  Peritas alla zona industriale di Brindisi la notte di capodanno.

Le difese sono sostenute dagli avvocati Fabio Di Bello, Ladislao Massari, Gianvito Lillo e Raffaele Missere. Tempi lunghissimi per un processo di appello che ha visto la requisitoria dopo 4 anni. L’appello è iniziato il 18 ottobre del 2012 e da allora è stato un continuo susseguirsi di rinvii. I due fratelli Lekli sono completamente scomparsi, nessuno sa che fine abbiano fatto.

BrindisiOggi

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