Consiglio ai candidati sindaco: “Ci vogliono programma chiari, realistici e convincenti”

INTERVENTO- Saranno le maggiori opportunità fornite dalla “rete”, o una genuina voglia di scendere in campo approfittando del diffuso bisogno di cambiamento, un fatto è certo: i candidati per la poltrona di sindaco non sono stati mai a Brindisi così numerosi e attivi. Ma va bene. Un confronto aperto, serrato, dovrebbe aiutare gli elettori a valutare meglio le loro reali competenze e intenzioni. Finora però non è stato così. Le prime dichiarazioni programmatiche appaiono piuttosto generiche. E’ evidente il prevalente intento di “suggestionare” anziché “spiegare“. Sarebbe meglio conoscere, chiaramente e prima del voto, quali sono gli obiettivi di chi si propone alla guida della futura amministrazione comunale, come intende realizzarli, a quali risorse economiche farà riferimento, dove le reperirà, come sarà composta la sua squadra. Difficilmente qualcuno lo farà. Tutti vorranno evitare il rischio di disaggregare prima del voto le liste messe faticosamente assieme nelle eterogenee coalizioni elettorali. E se qualcuno lo farà, non è certo che basterà. Ci saranno sempre molti cittadini incavolati, delusi, forse semplicemente annoiati, che rinunceranno ad andare a votare. Se ciò dovesse accadere, funzionerebbero antiche e solide clientele, e avremmo un sindaco, una giunta e un consiglio comunale ancora condizionati e paralizzati da personaggi mediocri, litigiosi, pronti a cambiar bandiera pur di restare a  galla.

E’ il triste scenario lungamente sperimentato. Sarà possibile evitarlo, se entrando nella cabina gli elettori penseranno, prima di ogni altra cosa, al futuro della propria città. Se numerosi giovani, donne, rimasti finora ai margini dell’impegno politico, scenderanno nella competizione elettorale e mostreranno di essere convinti sostenitori del cambiamento. In gioco ci sono questioni vitali per loro e per tutti, ignorate o aggravate da decenni di cattiva gestione della città: crescita del lavoro, tutela dell’ambiente, difesa della salute, aumento della sicurezza sociale, sviluppo armonico dei quartieri, buon funzionamento degli uffici tecnici e amministrativi, efficienza dei servizi pubblici, oculato impiego delle risorse economiche, difesa dei presidi scolastici e universitari, valorizzazione delle competenze professionali.

Sarebbe una bella sfida per il futuro sindaco e per la sua squadra, non impossibile da vincere, se con il voto saranno scelte persone di comprovata onestà, competenza e coerenza e premiati i programmi  elettorali più chiari, realistici, convincenti.

Giuseppe Antonelli

5 Commenti

  1. Caro Antonelli,condivido in toto la tua analisi e speriamo in bene e comunque bisogna andare a votare per capire il popolo di Brindisi citta’:quale governo merita.Inoltre alle tue considerazioni e nei programmi,io,aggiungerei l’Emergenza abitativa e le Pari Opportunita’.Sul piano personale ho notato che le coalizioni,nella prima fase e con il voto disgiunto hanno superato i voti del proprio candidato sindaco.Da questo si evince che un “gap” di 8 punti per Marino e solo di 2 per la Carluccio,la vedo bella anche con i propri sostenitori. Emerge chiaramente che a molti non piace l’avventuriero e azzeccacarbugli finanziato dall’Enel,invece piace di piu’ l’avvocatessa giuridicamente preparata e sopratutto”Donna”,ricordando che gli elettori sono a maggioranza donne.Speriamo bene per la citta’.

  2. Carissimo Giuseppe la tua analisi rispecchia il sentimento di una gran parte di Brindisini onesti che specialmente quelli con i capelli un po color “argento” ,
    hanno visto susseguirsi Sindaci incapaci ,corrotti , dimissionari , nulla facenti . In ultima battuta dico che ormai siamo alla fine di un’epilogo , ho si cambia la mentalità sul voto di scambio , che ormai uso e costume Nazionale , altrimenti parliamo di nulla …
    Troppi interessi la politica si mischia con gli affari per poi essere trascinata in complottismi e intrecci di varia natura .
    Spero vivamente nei giovani in un riscatto ideologico che porti via questa vecchia politica. W BRINDISI ONESTA…

  3. Carissimo Giuseppe la tua analisi rispecchia il sentimento di una gran parte di Brindisini onesti che specialmente quelli con i capelli un po color “argento” ,
    hanno visto susseguirsi Sindaci incapaci ,corrotti , dimissionari , nulla facenti . In ultima battuta dico che ormai siamo alla fine di un’epilogo , ho si cambia la mentalità sul voto di scambio , che ormai uso e costume Nazionale , altrimenti parliamo di nulla …
    Troppi interessi la politica si mischia con li affari per poi essere trascinata in complottismi e intrecci di varia natura .
    Spero vivamente nei giovani in un riscatto ideologico che porti via questa vecchia politica. W BRINDISI ONESTA…

  4. “….Ci saranno sempre molti cittadini incavolati, delusi, forse semplicemente annoiati, che rinunceranno ad andare a votare. Se ciò dovesse accadere , funzionerebbero antiche e solide clientele, e avremmo un sindaco, una giunta e un consiglio comunale ancora condizionati e paralizzati da personaggi mediocri, litigiosi, pronti a cambiar bandiera pur di restare a galla…” . Caro Antonelli, come vorremmo tutti che non accada ciò che hai ipotizzato, ma che molto probabilmente accadrà. Sono realista (non pessimista).Li hai chiamati “..litigiosi, mediocri,..etc.”: benché veritiera, è una definizione soft e delicata verso una genia di persone che meriterebbero ben altra definizione che, per decenza e censura , non può essere detta.

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