Le analisi: gli ulivi di Brindisi e Taranto sono sani

BARI- Nessun pericolo per gli ulivi del brindisino, il disseccamento rapido provocato dalla ‘xylella fastidiosà, non ha interessato le nostre zone. E’ quanto si evince dalle ultime dichiarazioni dell’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che durante la Commissione del Consiglio regionale pugliese ha detto: “Grazie ai rilievi effettuati dai tecnici dell’Osservatorio fitosanitario regionale si è riusciti a stabilire che la zona d’infezione del disseccamento rapido degli ulivi riguarda una superficie di 8 mila ettari localizzati nella fascia ionica della provincia di Lecce”.

Il problema è quindi particolarmente sentito nel Salento dove sta mettendo in ginocchio gli olivicoltori al punto tale da destare l’interesse anche il ministero delle Politiche agricole che ha inviato in Puglia un gruppo di esperti.

 “E’ un dato importante – ha spiegato Nardoni – che esclude la contaminazione delle aree contigue delle province di Brindisi e Taranto e della fascia adriatica leccese verso Otranto e che servirà a ridimensionare gli interventi cautelari sui vivai prescritti dall’Unione Europea. Secondo le indicazioni della Commissione europea il blocco del materiale di propagazione avrebbe dovuto riguardare i vivai delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, ma alla luce dei rilievi sarà invece possibile chiedere che il blocco riguardi solo quelli compresi nelle aree perimetrate”. “Lo faremo – ha aggiunto Nardoni – già nell’incontro in video conferenza di domani. Per rafforzare costantemente la zona tampone, ossia quella contigua tra la zona infetta ed indenne, continueremo con il programma di campionamenti”.

L’assessorato quindi  sta già predisponendo un programma per finanziare (con fondi Ue) interventi di monitoraggio, ricerca, comunicazione, e aiuti per i mancati redditi agli agricoltori. Sarà inoltre presentato un disegno di legge per destinare all’emergenza una quota delle risorse rinvenienti dal bilancio autonomo regionale.

BrindisiOggi

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