Ennesima impresa dell’Enel Brindisi che sconfigge Cantù 69-65

BRINDISI – Dopo la parentesi della Coppa Italia si torna a giocare al palaPentassuglia e lo si fa per vincere. Brindisi batte Cantù tra l’entusiasmo del pubblico delle grandi occasioni per 69-65 ed è sempre più vicina alla salvezza. Coach Piero Bucchi ritrova Formenti e Ndoja e perde Zerini che pare abbia rimediato uno stiramento in allenamento. La gara. Brindisi in campo con Gibson, Reynolds, Viggiano, Simmons, Robinsons e Cantù risponde con Leunen, Brooks, Tyus, Tabu, Aradori. E’ Brindisi a dettare i tempi e a Cantù tocca inseguire fino a 5’35” quando arriva il primo vantaggio per la squadra di Trincheri 9-10.Una schiacciata di Simmons dimostra che le due squadre riescono a gestire questo primo quarto con grande equilibrio. Nella seconda metà del parziale però Cantù inizia prendere il largo con Leunen e Aradori 11-16. E finalmente per i biancazzurri rientrano il capitano Ndoja e Formenti. Ma i canturini continuano a dominare e con due pick ‘n roll allungano ancora 11-20. Ci pensano Simmons e Ndoja a ricucire lo strappo e risalire a -4. Il quarto finisce con un tiro da tre di Viggiano che tiene l’intero palazzetto con fiato sospeso fino a che sfortunatamente il ferro lo sputa fuori: 16-20.

Secondo quarto. In due minuti Cantù raggiunge il +12. E’ solo Klaudio Ndoja a 7’30” a trovare il canestro dalla lunga e ridurre lo svantaggio 20-29 e dopo un minuto è ancora lui a firmare il 23-29: 8 punti in tre minuti per il capitano che si dimostra concentrato e carico in attacco e soprattutto in difesa.  Sei punti di Mazzarino ristabiliscono i 12 punti di vantaggio per gli ospiti. Il 27-35 però arriva come risposta immediata da Robinson e Fultz e dopo quasi un minuto arrivano i tre importantissimi punti di Gibson e i due di Reynolds con un libero aggiuntivo che portano i biancazzurri a -2. E dalla panchina a dare la carica ci sono coach Bucchi e capitan Ndoja che invocano il supporto necessario del pubblico. Il pareggio poteva arrivare grazie a un antisportivo di Tabu su Reynolds che però nel mette solo uno: 34-35 e manca un minuto. Finisce 34-36.

Terzo quarto. La parità arriva a poco meno di un minuto dall’avvio del terzo quarto per mano di Robinson e il vantaggio 20” secondi dopo grazie a un sottomano di Viggiano che in parabola discendente viene spazzato fuori da un canturino. A Trincheri tocca chiamare time-out sul +4 (40-36) dopo il terzo canestro consecutivo biancazzurro: Reynolds per Gibson. Non sono passati neanche due minuti. E’ Leunen per Cantù a perdere palla prontamente recuperata da Gibson per il 42-37, ma un parziale degli ospiti di 0-8 costringe Bucchi a richiamare i suoi in panchina e dargli una strigliata per richiamarli alla concentrazione. Purtroppo però l’Enel non ritrova sicurezza e anzi Cantù spinge ancora sull’accelleratore e tra i padroni di casa continuano a sbagliare. Sul 42-49 arriva una schiacciata di Simmons che ridà un po’ di fiato, ma dura poco Cusin mette due punti e Viggiano perde palla a favore di Tabu. In quattro azioni Brindisi torna sotto di 8 lunghezze. Nuovo time-out e al ritorno un arresto e tiro di Gibson a referto per l’Enel. Minuti frenetici, ritmo alto ma anche tanti errori da un parte all’altra e si va all’ultimo quarto con un’azione agli ultimi secondi di Reynolds per Viggiano sul 48-52.

Il primo canestro di questo ultimo quarto è firmato da Grant che riceve un assist da Fultz e schiaccia per il 50-52 con un libero aggiuntivo: a 7’19” Brindisi è sotto di un punto. E dopo neanche 30” si rivede la stessa identica azione Fultz per Grant ed è 53-52. Un libero di Scekic ed è tutto da rifare. Un fallo su Fultz dà l’occasione ai biancazzurri di tornare in vantaggio, ma il play italiano non la coglie, risponde invece Cantù con Anderson e Scekic 53-58. Ci pensa Gibson da tre e l’Enel va a -2 ad aprire gli ultimi 5′ di questa frenetica gara. Un fallaccio a metà campo su Gibson permette ai biancazzurri il 58-58 ma subito dopo è Cusin a trovare il canestro ma una grande tripla di Gibson riporta la squadra di casa in vantaggio 61-60 e lo conferma per il 63-60 che costringe Trinchieri a giocarsi l’ultimo time-out a 1’55”. E’ un botta e risposta tra Tabu e Gibson a surriscaldare il palaPentassuglia 65-63. Un minuto incredibile sotto il canestro biancazzurro con Cantù che si vede concesse una lunga serie di seconde occasioni che non riesce a sfruttare. Ultimi 27” e 4” a disposizione di Brindisi, tanti bastano a Gibson per consentire ai suoi di vincere la gara che finisce dopo i soliti falli sistematici e liberi sul 69-65.

Carmen Vesco

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