Maxi sequestro a Francavilla, sigilli a 90 villette, 199 indagati anche ex politici

FRANCAVILLA FONTANA- Circa 90 villette sequestrate, 199 indagati tra cui 6 tecnici del Comune e 40 progettisti dei lavori è il frutto di una operazione eseguita dalla polizia municipale di Francavilla Fontana su disposizione del gip Giuseppe Licci dopo la richiesta del pm Valeria Farina Valaori. Falsi braccianti agricoli che in virtù delle agevolazioni previste per la presunta categoria dichiarata avevano costruito ville con tanto di piscina mentre sulla casa risultavano case rurali per le attività agricole.villetta2

Una storia partita nel 2008 quando la polizia municipale di Francavilla eseguendo dei controlli scoprì che un proprietario di un fabbricato ubicato nelle campagne di Francavilla aveva ottenuto il permesso a costruire dichiarando falsamente di essere un bracciante agricolo con un semplice atto notorio con l’avallo di due testimoni. Con questo escamotage aveva il falso bracciante aveva costruito una villa al posto di una casa colonica per attività agricola, con tutte le agevolazioni del caso.

Da qui l’indagine della Procura che ha così cominciato a passare sotto la lente d’ingrandimento tutti i permessi a costruire rilasciati ad i braccianti agricoli tra il 2007 ed il 2008. I controlli incrociati tra l’inps ed il centro dell’impiego hanno permesso di scoprire che il 90% delle attestazioni erano false, coinvolti impiegati, pensionati e commercianti. villa sequestrata francavilla

L’esito della consulenza permise di accertare che, nella quasi piena totalità’, erano state realizzate costruzioni destinate a civili abitazioni (alcune con piscina) utili a trascorrere le ferie estive, senza nulla avere a che vedere con l’attività’ agricola. Addirittura, venivano rilasciati permessi di costruire in violazione alla normativa. Avuta contezza del fenomeno dilagante, che aveva provocato lo stravolgimento dell’assetto urbanistico in tutto l’agro francavillese, la Procura della Repubblica, con ulteriore delega dell’anno 2011, decise di estendere i controlli a tutti i permessi di costruire rilasciati dall’anno 2006 al 2011 relativi alla realizzazione di case di campagna, ivi comprese quelle a titolo oneroso, di quelle cioè che non avevano usufruito delle agevolazioni destinate all’agricoltura. Anche in questa fase furono eseguiti accertamenti incrociati tra il centro territoriale per l’impiego e l’inps. Tra la prima e la seconda delega, presso l’Ufficio Tecnico Comunale, furono acquisiti circa cinquecento fascicoli per ognuno dei quali fu eseguito sopralluogo da parte del CTU.

valeria farina valaoriIn buona sostanza la Procura ha accertato il reato di lottizzazione abusiva che ha comportato una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio  comunale da area agricola a residenziale, frutto di una illecita prassi amministrativa ed edificatoria costituita da fraudolenti concertazioni tra committenti, che con la pratica del falso atto notorio, creavano i presupposti per ottenere da progettisti compiacenti gli strumenti atti a costruire, nei fascicoli comparivano tra l’altro sempre gli stessi nomi di amministratori, quali assessori e consiglieri . Tra  i nomi eccellenti figurano quelli di alcuni progettisti, geometri e ingegneri, che negli anni contestati hanno svolto anche attività amministrativa nel comune francavillese, tra questi Antonio Martina (già vice sindaco), Nicola Iaia (già consigliere comunale), Antonio Ammaturo (già assessore), e Cosimo Fanigliulo(ex consigliere comunale).

Un altro aspetto di questa vicenda è che molti di questi immobili sono stati rivenduti a terzi, qualcuno anche in buona fede.

L’operazione , denominata Villa-Franca, parte dalla Procura di Brindisi, titolare dell’inchiesta il pm Valeria Farina Valaori, il reato  contestato quello di lottizzazione abusiva, visto che la destinazione d’uso dei terreni era ad esclusiva vocazione agricola .

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. BRINDISI – Strasburgo fa sperare i proprietari del villaggio turistico Acqua chiare, sul litorale nord di Brindisi, sequestrato 8 anni fa. I giudici della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno sentenziato che: “è illegittima la confisca di un bene se il reato di lottizzazione abusiva è prescritto”. Stando così le cose alle 220 villette potrebbero essere tolti i sigilli. Ma bisognerà ancora attendere. La Cassazione, dove pende ancora il processo su Acque Chiare a carico del costruttore Vicenzo Romanazzi e di altre tre persone, due settimane fa ha rinviato l’udienza in attesa della decisione della Grande Chambre. Ed oggi il verdetto è arrivato.

    La corte di Strasburgo ha confermato in via definitiva il primo pronunciamento della Corte europea, contro il quale il governo italiano aveva fatto ricorso chiedendo la confisca delle villette del Garden Village di Gravina di Puglia. Ricorso rigettato, Straburgo ha dato ragione al proprietario del villaggio che chiedeva la restituzione degli immobili essendo il reato di lottizzazione ormai prescritto.

    Una sentenza che crea un importante precedente anche alla luce delle ultime vicende giudiziarie che hanno riguardato il sequestro di 90 villette nelle campagne di Francavilla Fontana. Dove anche in quel caso il reato contestato è di lottizzazione abusiva, la prescrizione è di 7 anni e mezzo.

  2. visto che non ci sarà la demolizione almeno fate pagare a prezzo equivalente il valore dei metri quadri come se fosse una civile abitazione di tipo lusso in base ai prezzi di mercato cioè 2000,00 euri a metro quadro cosi molta gente si impara a essere furba grazie

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