Lavoratori socialmente utili, 75 a rischio, Giuffrè: “Non ci sono soldi per stabilizzarli”

BRINDISI- Lavoratori socialmente utili a rischio, il commissario Giuffrè: “Non ci sono soldi per stabilizzarli”. Brutte notizie per i 75 Lsu del Comune di Brindisi che dal 31 marzo prossimo termineranno il loro contratto di lavoro con l’amministrazione comunale di Brindisi. Il governo ha deciso di eliminare la convenzione che consentiva loro di lavorare nell’amministrazione e pare che il Comune non abbia i fondi sufficienti per assumerli, persino con il contributo della Regione Puglia, 30mila euro per le assunzioni a tempo pieno e 18mila euro a tempo parziale, non si risolve un gran che.

“Non riusciamo neppure con i soldi della Regione-dice Giuffrè- non abbiamo i fondi. La precedente amministrazione voleva stabilizzarne 22 ma noi non abbiamo le possibilità economiche neppure per quelli”.

Così dopo 19 anni di lavoro 75 persone impiegate nel Comune di Brindisi, tra l’altro con mansioni ben differenti da quelle previste nel loro contratto di lavoro, sarebbero destinate a restare a casa. Non solo, al danno si aggiunge la beffa perché i contributi versati non hanno valore ai fini pensionistici.

“Abbiamo convocato un tavolo sindacale- sottolinea il commissario prefettizio- ma non nutriamo grandi speranze”.

I lavoratori hanno chiesto anche di poter rivedere i criteri con i quali erano stati scelti i 22 , ossia l’età anagrafica dando priorità ai più giovani, e i carichi familiari riconosciuti fiscalmente. Ma anche su questo aspetto il commissario è chiaro: “Non condivido l’idea di rivedere criteri che sono stati già varati. Per quel che mi riguarda non si possono contestare”.

BrindisiOggi

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