Meo Sacchetti presenta la sua autobiografia: Il mio basket è di chi lo gioca

BRINDISI- S’intitola “il mio basket è di chi lo gioca” l’autografia di Meo Sacchetti, presentata in anteprima questa sera presso lo store della New Basket a Brindisi. Nel libro pubblicato da Add editore, scritto con il giornalista Nando Mura, in uscita in tutte le librerie italiane il 22 Settembre, Sacchetti ripercorre le tappe sportive e umane della propria vita fino all’approdo alla panchina brindisina: il rapporto con il figlio, i time out, l’esperienza Sassarese, gli anni della Wild, di Varese, di Torino, l’Olimpiade, i mesi senza panchina.

dsc_7201Eppure, la sua vita iniziata ad Altamura in un campo profughi non è stata sempre facile; orfano di padre a pochi mesi, ha dovuto farsi largo per trovare il proprio posto nel mondo della pallacanestro. “ Se a un certo punto della mia vita mi sono trovato a festeggiare uno scudetto abbracciato a mio figlio Brian, lui nei panni di giocatore ed io in quelli di allenatore, è tutta colpa di una pianta di glicine cresciuta storta nel cortile della mia casa di Novara”. L’Amore per il basket sboccia per una pianta di glicine, i cui rami in alto formavano un triangolo all’interno del quale il giovane Sacchetti, allora portiere di una squadra di calcio, si divertiva a lanciare la palla (non di basket). Il passaggio dai primi tiri in oratorio, al campionato di promozione è breve, così come quello dalla promozione alla Serie A. A Brindisi, il coach nativo di Altamura, dedica le pagine finali del libro: “Brindisi è una delle capitali cestistiche d’Italia, una città, dove il basket ha messo radici profondissime. Qui si fa basket da sempre, ho sentito parlare fin da ragazzo della gloriosa Libertas, fondata nel 1945. A Brindisi è nato Elio Pentassuglia e sedere sulla panchina nel palasport intitolato alla memoria di questo grande coach è già un motivo di orgoglio. Con molta umiltà accosto il mio nome al suo e mi sembra di poter dire che abbiamo la stessa visione del basket, senza stress, con un pizzico d’ironia”. Un autentico bagno di folla insieme all’intero roster biancoazzurro ha accolto il neo allenatore, nelle vesti di scrittore, per la firma delle copie. L’anteprima della presentazione riservata a Brindisi è certamente un segnale importante che Sacchetti ha voluto lanciare all’intero ambiente biancoazzurro, ancor prima dell’inizio del campionato e della prima uscita casalinga della nuova Enel studiata e costruita insieme al gm Giuliani. Il capitolo Brindisi resta un paragrafo in costruzione, nel quale scrivere ancora tanti aneddoti e (si spera) traguardi importanti da incorniciare. Le città sul mare, sino ad ora, gli hanno portano fortuna, per cui non rimane che godersi il campionato.

Lilly Mazzone

 

 

 

 

 

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