Ordinanza sugli animali: i 14 divieti di Consales

BRINDISI- “Non si possono esporre gli animali nelle vetrine dei negozi, non si possono utilizzare gli animali per suscitare compassione e trarne profitto, non si possono spellare gli animali vivi!” Questi solo alcuni dei divieti indicati nella nuova ordinanza emessa dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, che sin dal primo giorno del suo insediamento a palazzo città,  non ha fatto mistero del suo spirito animalista. 14 in tutto i divieti sottoscritti che non trascurano nessuna specie. Il sindaco vieta persino “la custodia di pesci in acqua insufficiente, povera di ossigeno e a temperatura e ricambio idrico non conformi alle esigenze fisiologiche della specie, fatti salvi i contenitori temporanei per il trasferimento ad altro acquario”. Le sanzioni per eventuali violazioni, fa sapere il primo cittadino, vanno 50 euro  a 1.000 euro con contestuale sequestro amministrativo degli animali che troverebbero ricovero presso strutture autorizzate e convenzionate dal Comune. Occhi aperti dunque, perché a vigilare, affinché l’ordinanza sia osservata, ci saranno gli agenti di polizia municipale. Che non venga in mente a qualcuno di tenere gatti legati,  tranne che non si voglia uscire per strada dove invece il guinzaglio è previsto. O di costringere alla convivenza, nella stessa gabbia, animali tra loro incompatibili. Anche in questi casi l’ordinanza è chiara: “È vietato”.  

Lucia Pezzuto

 

1 Commento

  1. E’ davvero imbarazzante che un provvedimento così civile sia accolto con tanta ironia. Anzichè complimentarci con il Sindaco per i provvedimenti presi nell’ordinanza si fa addirittura dello spirito. Si legge, infatti, che ” Il Sindaco vieta persino la custodia dei pesci in acqua insufficiente”. Forse in un paese in cui la parola pesci allude solo a quelli pescati in porto questo provvedimento sembra esagerato, ma se si pensa alle sofferenze di un essere vivente forse chi ha scritto il pezzo dovrebbe riflettere un po’ di più prima di scrivere..

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