Per i pentiti è vicino alla Scu, scatta la Normativa antimafia: sequestrati beni ad un 35enne

beni sequestrati benito clementeSAN DONACI – Sequestrati preventivamente beni immobili e mobili per un valore di 500 mila euro nei confronti di Benito Clemente 35enne nato a San Pietro Vernotico ma residente a San Donaci, già condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso. Diversi collaboratori di giustizia lo avrebbero indicato quale sodale esponente del clan della Sacra corona unita ‘dei mesagnesi – gruppo Vitale’ e così è scattata la Normativa antimafia con il sequestro preventivo dei beni in possesso del 35enne. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi, al comando del colonnello Alessandro Colella.

Il sequestro comprende due immobili, un locale deposito, un lastricato solare, due terreni agricoli, due autovetture (una Fiat 500 nuovo modello e un’Audi A3) e un motociclo (Aprilia 850). Inoltre, sono stati sequestrati, sempre ai fini della confisca, 54mila euro in contanti, rinvenuti e sequestrati dai carabinieri lo scorso 4 febbraio presso l’abitazione del 35enne nel corso di una perquisizione domiciliare.

Le indagini hanno consentito di accertare la sproporzione tra redditi e beni, infatti, dal 2004 al 2014 il nucleo familiare di Clemente ha potuto disporre dunque della somma complessiva di poco più di 60mila euro, inidonea a giustificare – secondo gli inquirenti – i beni acquistati nello stesso periodo.

Il provvedimento è stato richiesto dalla Dda di Lecce, a seguito delle indagini promosse dagli uomini dell’Arma di Brindisi, ed è stato emesso dal Tribunale del capoluogo – sezione penale – Ufficio misure di prevenzione, che ha applicato appunto la Normativa antimafia.

Mar.De.Mi.

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