Piano industriale per l’Edipower, Consales mette in guardia gli RSU

BRINDISI– “Mi rendo conto che il timore di perdere il proprio posto di lavoro può giocare brutti scherzi, ma non è con atteggiamenti di accondiscendenza nei confronti della parte aziendale che si risolvono i problemi, tanto più quando la carenza di chiarezza rischia di gettare ombre sul futuro dello stesso impianto”. Parla così il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, rivolgendosi agli RSU che si sono espressi positivamente sul piano industriale dell’Edipower. “Sulla base degli elementi disponibili, infatti, non vi è alcuna certezza sull’ammontare degli investimenti previsti per la riconversione del gruppo di produzione energetica, così come non si capisce esattamente il percorso che Edipower-A2A intenderebbe seguire per approvvigionarsi del combustibile derivante dal CSS. Ma gli interrogativi sono anche altri e fa meraviglia che gente esperta come i componenti della RSU aziendale non se ne siano accorti”.

Il piano dunque non chiarisce molti aspetti secondo Consales : “Ad esempio, se oggi la centrale è ferma perché appare per nulla conveniente produrre energia utilizzando carbone ‘Adaro’ (senza tenore di zolfo), non si capisce come potrebbe tornare competitiva dovendo utilizzare lo stesso tipo di carbone anche in futuro (in misurato del 90% della produzione di energia) e cioè dopo la trasformazione della centrale.

Sul piano occupazionale, invece, nessuna certezza sul futuro degli operai delle imprese appaltatrici già a partire dal prossimo mese (praticamente certa la loro totale espulsione da ogni tipo di lavorazione), mentre per i ‘diretti’ si passa attraverso la Cassa integrazione.

A regime, dopo l’eventuale trasformazione dell’impianto, sarebbero reimpiegati  soltanto gli attuali lavoratori, senza alcuna crescita del dato occupazionale”.

Ma non solo : “E genera non pochi dubbi anche l’annunciata intenzione di smantellare i gruppi 1 e 2. Tale incombenza richiede un notevole impegno finanziario, sempre che si intenda procedere anche con la bonifica delle aree. Aspetto, questo, che non appare in alcun modo chiaro anche dopo l’illustrazione delle proposte progettuali da parte di Edipower-A2A”.

Così Consales conclude : “Alla luce di tali considerazioni è evidente che restano in piedi tutte le perplessità manifestate ormai da mesi e quindi spetta a Edipower-A2A fare chiarezza, una volta per tutte, sul futuro della centrale brindisina. E tutto questo dovrà avvenire quanto prima, nell’interesse dei lavoratori con i quali non potrà mai esserci una diversità di vedute se il fine ultimo è quello di una crescita reale e duratura del nostro territorio, anche dal punto di vista economico ed occupazionale”.

BrindisiOggi

 

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