Il PD deposita gli emendamenti per salvare Brindisi e Curto attacca

BRINDISI- Sono stati depositati questa mattina i quattro emendamenti al decreto legge n. 188/2012 sulle “disposizioni in materia di province e città metropolitane”, con cui il Partito democratico vorrebbe salvare l’identità del territorio brindisino. “Gli obiettivi- dice il sen. Salvatore Tomaselli- sono chiari. Vogliamo che si salvaguardi gli interessi del territorio e si tenga conto della volontà dei cittadini. Siamo ancora in tempo, le leggi possono essere cambiate”.  In pratica di questi quattro emendamenti, i primi due intervengono sui requisiti minimi adottati nel processo di riordino delle province. Il primo si propone di utilizzare solo uno dei requisiti minimi stabiliti dal governo per il processo di riordino, ossia popolazione minime 350.000; superficie minima 2.5000.000 kq. Il secondo si propone di variare i requisiti minimi, ossia popolazione minima 300.000; superficie minima 1.700.000. Se venissero accolti, dice il PD, verrebbe salvaguardata l’autonomia delle province di Brindisi e Taranto. In caso contrario, il Partito Democratico spera che almeno di tenga conto degli ultimi due emendamenti proposti: di delegare le regioni ad elaborare entro il 30 settembre 2013, la proposta di riordino a seguito di consultazione dei territori e degli enti locali; ed ancora di valutare la costituzione della Provincia Salento al posto di quella Brindisi-Taranto, oltre che a modificare la tabella allegata al decreto con l’indicazione dei comuni della provincia di Brindisi che si sono espressi per la Provincia Salento. Una nota al margine, il sen. Tomaselli negli emendamenti proposti inserisce anche la possibilità, per quei comuni capoluogo  della Provincia che non rientrano nei requisiti minimi,  che sia applicata la denominazione di Comune “co- capoluogo della nuova Provincia. “In questo- sottolinea Tomaselli- si garantirà l’identità del territorio di Brindisi e di conseguenza i servizi minimi dovuti al cittadino”. Della stessa opinione il sindaco di Brindisi Mimmo Consales che proprio domani sarà a Roma ancora una volta per trovare un punto di mediazione sul futuro di Brindisi interloquendo con i ministri. “Bisogna far sentire la voce del territorio e della popolazione- ha detto Consales- Potevamo organizzare manifestazioni, ma abbiamo scelto di rimboccarci le maniche. Tutto quello che il governo ha fatto sino ad oggi lo ha fatto in modo approssimativo e frettoloso. Il documento prodotto dall’assise è stato firmato all’unanimità”. Rivolgendosi poi alla regione Puglia, il sindaco fa un appello: “La regione Puglia deve fare il suo dovere, deve prendere atto della volontà dei cittadini e trasferirla al governo”. Gli emendamenti presentati dal Pd tuttavia non sembrano essere fattibili secondo il consigliere regionale di Futuro e Libertà Eupreprio Curto che dice: “Mai e poi mai il governo farà un passo indietro sui requisiti minimi stabiliti per il riordino delle province. Non solo, ma gli emendamenti proposti dal sen. Tomaselli incontrano il favore di tutto il Pd?” E conclude: “Resto del parere che invece si possa ancora lottare affinché Brindisi abbia uno dei 18 presidi della Prefettura , questo salverebbe quanto meno gli organismo provinciali delle forze dell’ordine”.   

Lu. Pez.      

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