SAN PIETRO VERNOTICO – Ritorna in carcere Maurizio Screti, 28enne di San Pietro Vernotico, considerato elemento di spicco della frangia tuturanese della Scu. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi questa mattina hanno eseguito l’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Lecce per associazione di tipo mafioso.
Screti era stato arrestato il 18 novembre 2013 nell’ambito dell’operazione denominata ‘Game Over’, dove 45 indagati, secondo i carabinieri di Brindisi, erano responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alla cessione di stupefacenti, reati in materia di armi, estorsione e altro, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Il 16 dicembre però il 28enne sampietrano fu scarcerato.
Secondo gli investigatori, Screti, faceva parte di una banda che avrebbe gestito un traffico di sostanze stupefacenti, estorcevano denaro, possedevano armi e il ritorno economico di tale ‘lavoro’ serviva anche per mantenere i detenuti e le loro famiglie. La frangia della Scu (Sacra corona unita) dei tuturanesi quella Rogoli-Buccarella Campana avrebbe gestito il potere criminale a San Pietro Vernotico e Cellino San Marco negli ultimi anni, dal 2009 in poi . Dopo un’articolata indagine svolta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Brindisi, al comando del colonnello Alessandro Colella e della compagnia dei carabinieri di Brindisi, guidati dal maggiore Cristiano Tomassini, su richiesta della Dda di Lecce il gip Carlo Cazzella aveva firmato 45 ordinanze di custodia cautelare tra San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Squinzano e Andria. Nella rete a novembre scorso ci era finito anche Maurizio Screti.
Dopo un mese dietro le sbarre e quattro fuori, oggi, per il 28enne si riaprono le porte del carcere di Lecce e Screti resta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Maristella De Michele
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