Sgomberi a Parco Bove, da domani sit in dei residenti davanti alla Prefettura

BRINDISI- Il Comitato residenti dei Parco Bove organizzza un sit in a partire da lunedì 6 luglio e per tutta la settimana in Piazza Santa Teresa di fronte la Prefettura.
Il sit in ha lo scopo di rivolgere un appello al  Prefetto di Brindisi per evitare gli sfratti di altre 4 famiglie che vivono nelle baracche da oltre 10/15 anni ed essere aiutati a spingere la Regione Puglia a trovare una soluzione per tutti gli abitanti fai Parco Bove il più presto possibile.
“Radere al suolo Parco Bove ed usare finalmente i 5 milioni di euro messi a disposizione del Comune di Brindisi per una riqualificazione del rione Paradiso- dice il Comitato- Intanto è stato già chiesto un incontro al  Prefetto dove poter rappresentare la disperazione di tante famiglie che sono state o stanno per essere sfrattate unitamente alle altre in attesa dopo i risultati negativi del vertice in Prefettura sull’ordine pubblico.In questa riunione si è discusso di Parco Bove ed il Magistrato che ha deciso gli sfratti ha confermato l’allontanamento di altre 4 famiglie mentre il Comunque e di Brindisi ha chiesto una proroga a Settembre dove poter chiudere l’intera vicenda.
Nell’ incontro in Tribunale il Magistrato ha parlato che le case di Parco Bove non hanno la agibilità e che lui in qualità di custode giudiziario non vuole assumersi nessuna responsabilità”.
“Il Comitato ha già chiamato un ingegnere civile per contestare le affermazioni del Giudice perchè sono baracche che non stanno crollando- aggiunge- Insomma ci sembra più una scusa perchè mezze case di Brindisi ed anche scuole non hanno la agibilità.La prossima iniziativa del Comitato sarà quella di andare a Bari in occasione della riunione tra Comune di Brindisi e Regione Puglia per discutere sulla soluzione definitiva per Parco Bove, riunione nata sull’emergenza Parco Bove e sulla grande tensione sociale nata con gli sfratti di questi giorni.
Insomma , la giustizia non ci è di grande aiuto in questi giorni ma confidiamo di trovare una soluzione civile”. 

BrindisiOggi

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