Lo sport si apre a tutti: i risultati del primo “Beko camp” di basket integrato

BRINDISI – Normodotati e disabili insieme al Palapentassuglia di Contrada Masseriola, il primo Beko Camp di Basket Integrato“, promosso dall’associazione Giochiamo Insieme di Brindisi, operante nel settore dello sport integrato in favore di ragazzi disabili, ed inserito nel calendario di eventi per “Brindisi Città Europea dello Sport 2014”.

Il Camp ha visto la partecipazione, per una settimana, di 20 ragazzi, egualmente suddivisi tra disabili e normodotati, sotto la guida di volontari e tecnici di basket locali ed esterni.
“Giochiamo Insieme” (affiliata Csen), nata dalla convergenza di interessi e dall’impegno di un gruppo di genitori di ragazzi e bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, ha lo scopo di creare un’opportunità di integrazione dei propri ragazzi (non solo autistici, ma affetti anche da altre patologie) con i loro coetanei normodotati, attraverso il basket, “unico sport che tende al cielo”. Per gli organizzatori “è essenziale far sentire i ragazzi parte di un gruppo: in un gruppo ci si aiuta, i limiti di uno si compensano nelle potenzialità dell’altro, si da e si riceve fiducia accrescendo la stima in se stessi, si stabiliscono delle regole il cui rispetto si traduce nel rispetto per se stessi e per gli altri. Questa scelta ha determinato le basi per una proficua collaborazione con Enel Basket, in particolare (ma non solo) attraverso la possibilità di inserire nel gruppo elementi delle squadre giovanili. Sicuramente, la notevole diffusione di questo sport nel nostro territorio ha favorito il progetto, per facilità nel reperire risorse umane disponibili e competenti in un territorio, quale quello brindisino,che “respira” il basket”.

Il progetto del camp estivo di basket integrato ha il patrocinio del Cip (Comitato Paralimpico Italiano), dei Rotary Club di Brindisi, Ceglie Messapica- Terra dei Messapi e Brindisi Appia Antica.

Il presidente della Lega A e di Enel Basket Fernando Marino e del Gm Alessandro Giuliani, si sono dimostrati vicini all’attività dell’associazione ed  il camp ha ottenuto anche il supporto di Beko, già sponsor della Lega A di Basket e main sponsor del Camp: secondo gli organizzatori, si tratta del riconoscimento “per gli sforzi fin qui sostenuti da genitori ed associazione e rappresenta la condivisione di un pensiero e, in conseguenza (e gli auspici per dare continuità ci sono tutti) di un progetto a lunga scadenza. Il pensiero è che lo sport è divertimento, attrazione, condivisione, passione, sacrificio, confronto, sana competizione, convivenza nel rispetto delle regole, di se stessi e degli altri. Partendo da questo pensiero, il progetto è quello di utilizzare lo sport come un formidabile strumento per far nascere, mantenere, promuovere e rafforzare un processo di inclusione umana, sociale e culturale, per dare ai nostri ragazzi la possibilità di dimostrare ciò che sanno e possono fare, mettendo in evidenza le loro potenzialità e non i loro limiti. Il significato del 1° Beko Camp di Basket Integrato è tutto qui e, con grande soddisfazione, possiamo dire di aver fatto un altro passo avanti fondamentale per il futuro di padri e figli”.

Brindisi Oggi

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