Sulla nave non è stato trovato niente, solo carbone per la centrale – video

Sulla nave panamense c'era solo carbone per la centrale. Il controllo delle teste di cuoio a bordo della nave ha dato esito negativo

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Miyerkules, Disyembre 12, 2018

BRINDISI –  C’era solo carbone destinato alla centrale Enel di Cerano. Ha dato esito negativo il controllo dei carabinieri sulla  nave cargo “Costanza” battente bandiera panamense. L’operazione condotta dalle teste di cuoio dei carabinieri e dalla guardia di finanza di Brindisi si è conclusa nella tarda serata di ieri.  La motonave, salpata il 22 novembre scorso da Puerto Bolivar (Colombia), trasportava 83.000 mc di carbone destinato alla centrale ENEL di Cerano, ed è ormeggiata alla banchina di Costa Morena. Le attività, co-delegate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state condotte dai Carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.), del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) e del Comando Provinciale di Brindisi, nonché del Nucleo Subacquei di Pescara e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), collaborati nella fase esecutiva da personale del locale Comando Provinciale della G. di F., di quella Sezione Operativa Navale e del GICO di Lecce, con cui l’Arma ha operato congiuntamente.

L’operazione è stata avviata alle ore 04.00 di ieri mattina (11 dicembre)  con abbordaggio del natante ad opera di un distaccamento del G.I.S. e successivamente è stato preso il controllo della nave da parte del personale dell’Arma. Quello di ieri è stato il primo intervento operativo dei G.I.S. nella provincia di Brindisi in mare. Tale reparto d’elite dell’Arma, le cosiddette “teste di cuoio” dei carabinieri, ha consentito a tutti i militari di operare in una cornice di massima sicurezza e di espletare quel lavoro capillare e meticoloso che la circostanza ha richiesto e, comunque, rappresenta il primo intervento nel suo genere su navi mercantili effettuato dalla forza speciale dei carabinieri nelle acque nazionali, mediante l’utilizzo di un battello d’assalto. Ancorché il G.I.S. sia intervenuto molte altre volte a bordo di navi con la tecnica del “fast rope” dall’elicottero, questo è il primo caso di abbordaggio da nave direttamente via mare, perché le avverse condizioni meteo non consentivano un elisbarco. Ma dai controlli non è emerso nulla. Si parlava di un carico sospetto forse di droga o di armi, ma l’operazione ha dato esito negativo.

BrindisiOggi

 

 

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