Tagli Prefetture, Questure e Vigili del fuoco, il Governo decide mercoledì

BRINDISI- Nell’agenda del Consiglio dei Ministri è previsto nella giornata di mercoledì prossimo il regolamento attuativo per il riordino delle Uffici Territoriali di Governo. In poche parole si deciderà sulla esistenza di Prefetture, Questure e Comandi provinciali dei Vigili del fuoco. A rischio le sedi di Brindisi. Il taglio dovrebbe riguardare circa 70 sedi (35 Prefetture e 35 Questure) pari al numero di provincie soppresse, quindi anche Brindisi. Al posto di queste saranno istituiti  al massimo 18 presidi territoriali che dovranno accollarsi il compito di mantenere invariati i servizi ai cittadini con il mantenimento  della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, del soccorso pubblico e della garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali.

L’attenzione su questo argomento viene sollevata dall’associazione Nova Era che fa appello alle Istituzioni locali a tutte le forze politiche affinchè Brindisi non  venga penalizzata in ordine alla sicurezza. “Invitiamo- afferma Angelo Camassa, presidente Nova Era- tutte le Istituzioni, le forze politiche, economiche e sociali  territoriali a far giungere agli uffici competenti romani la “voce”  sulla necessità che le logiche di risparmio dei costi dello Stato non incidano sull’ordine e la sicurezza pubblica che nel nostro territorio è fortemente a rischio sia in termini di delinquenza comune che organizzata nonché di particolari condizioni ambientali ed economiche. Sicuramente varie rassicurazione in merito, ci sono già state ma in questi mesi siamo stati abituati ad assistere a tutto e al suo contrario”. L’associazione spiega anche che il provvedimento che il Consiglio dei ministri adotterà sarà un DPR (Decreto Presidente della Repubblica) un iter quindi sostanzialmente semplificato ovvero, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica sentito il parere (entro 90 giorni)  del Consiglio di Stato, promulga il Decreto (entra in vigore) con la controfirma del Presidente del Consiglio dei Ministri  e quella del guardasigilli.

Insomma sarà eluso il passaggio parlamentare, quindi il territorio dovrebbe intervenire con altre sollecitazioni, anche se in Italia il governo è retto sempre dal Parlamento.

 

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