Trauma facciale e ferite lacero contuse, il sub deceduto potrebbe aver impattato contro il peschereccio

BRINDISI- Un trauma facciale e diverse ferite lacero contuse sul volto come se avesse impattato violentemente contro un ostacolo, è quanto emerge da una prima ispezione cadaverica eseguita dal medico legale ieri sul cadavere di Leonardo Marseglia, il sub brindisino recuperato dai sommozzatori del vigili del fuoco con il supporto della Capitaneria di Porto di Brindisi. Marseglia, 58 anni, era stato dato per disperso giovedì sera . L’uomo era impegnato in una battuta di pesca  quando di lui si sono perse le tracce. Il cadavere è stato individuato e recuperato quasi 20 ore dopo l’allarme a 40 metri di profondità. Secondo una prima ricostruzione un peschereccio avrebbe agganciato la corda con la boa di segnalazione trascinando con se il sub.  I traumi riscontrati sulla testa e sul volto sarebbero compatibili con l’impatto contro lo scafo del peschereccio, questa come prima ipotesi. Tuttavia non si può indicare come causa della morte, sarà l’autopsia a sciogliere ogni dubbio. Il pm di turno Orlando assegnerà l’incarico nelle prossime ore.

BrindisiOggi

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