Un canile per sei comuni sui terreni confiscati alla mafia, consegnato il progetto

SAN VITO DEI NORMANNI- (Da Il7 Magazine) Un canile intercomunale sui terreni confiscati alla criminalità, un progetto da 200mila euro per dare un rifugio ai cani di sei comuni limitrofi: San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Ceglie Messapica, Latiano, Carovigno e Ostuni. Il progetto è stato protocollato mercoledì scorso dall’ufficio tecnico del Comune di San Vito dei Normanni perché la struttura, una volta finanziata e ottenute tutte le autorizzazioni, sarà realizzata sui terreni all’interno di un’azienda agricola confiscata nel 2011 a Vito Gioia, imprenditore sanvitese finito nel 2011 nel mirino della Guardia di Finanza e al quale le Fiamme Gialle confiscarono, in via definitiva, beni per 27milioni di euro.

Si tratta di un progetto pilota, attualmente non ve ne sono altri in Puglia. L’idea nasce dalla necessità di far fronte alla richiesta sempre più impellente di dare un rifugio agli amici a quattro zampe.

“Partiamo dal presupposto che per legge regionale il sindaco è proprietario di tutti i randagi del proprio comune- dice Domenico Conte, primo cittadino di San Vito dei Normanni- quindi come proprietario risponde personalmente e penalmente di questi animali, qualunque cosa accada. E’ dovere del primo cittadino provvedere alla salute dei randagi e dare loro un rifugio se è necessario. Ebbene oggi viviamo in grande emergenza perché canili ce ne sono pochi e quelli che ci sono per metà sono sotto sequestro perché non conformi alla legge”.

Così nasce l’idea di realizzare dapprima un canile sanitario, ossia una struttura per il ricovero temporaneo di quei cani che necessitano di cure ( dieci posti in tutto),  e poi accanto a questo anche un canile rifugio per l’accoglienza prolungata (20 posti in tutto).

“Realizzare una struttura da adibire a canile non è semplice perché si richiedono delle condizioni particolari e bisogna far fronte a una serie di prescrizioni- dice il sindaco- un giorno però visitando una delle aziende agricole confiscate alla criminalità mi sono reso conto che forse tutto quel terreno, 1000 alberi di ulivo, vigneti sconfinati, poteva essere utilizzato anche per accogliere un canile e consentire ai nostri animali di vivere a contatto con la natura”.

Così nasce una prima bozza di progetto, inizialmente realizzata sulla base delle esigenze del solo Comune di San Vito dei Normanni.

“Avevo pensato di realizzarlo con dei fondi che ero riuscito a mettere da parte- dice Conte- circa 40 mila euro. Parlando con gli altri sindaci dei comuni vicini ho scoperto che tutti avevano la stessa esigenza: realizzare una struttura rifugio”.

Sei comuni della provincia brindisina si siedono attorno a un tavolo: San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Ceglie Messapica, Latiano, Carovigno e Ostuni, condividono il progetto. E sempre tutti insieme partecipano a un primo tavolo tecnico in Prefettura con i rappresentanti dell’Asl provinciali e regionali. Il progetto piace e ottiene un primo parere favorevole al punto tale che è lo stesso prefetto a inviare una nota al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Nel frattempo proprio il consiglio regionale in occasione dell’assestamento di bilancio approva 500mila euro da destinare ai canili.

Il canile intercomunale quindi diventa un progetto fattibile che potrebbe godere anche dei finanziamenti regionali.

“Il nostro progetto ha un valore di 200mila euro- dice il sindaco Conte- è un progetto che da un lato offre accoglienza ai randagi dall’altra sfrutta una struttura e dei terreni confiscati alla criminalità. La struttura si trova a 7 chilometri dal centro abitato in agro di San Vito dei Normanni verso Latiano. Se realizzato il canile sarà in grado di ospitare 200/250 cani”.

Il canile intercomunale potrebbe essere solo il primo passo verso un progetto di accoglienza degli animali molto più ampio.

“E’ nostro dovere occuparci dei randagi e lasciarli liberi nel loro habitat la dove è possibile- dice infine Domenico Conte- il nostro intervento potrebbe essere quello di accudirli, curali, vaccinarli e microchipparli. Se non creano pericolo e non sono aggressivi, l’ideale sarebbe restituirli al loro ambiente”.

Intanto il prossimo 8 ottobre a San Vito dei Normanni il Comune e la Asl hanno indetto un’iniziativa dedicata proprio agli amici a quattro zampe. Tutti i proprietari dei cani, muniti di documento, potranno recarsi in piazza  e usufruire del servizio di microchippatura gratuita.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

 

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