72100, quando il vino non “serve” solo alla tavola

BRINDISI- Quante cose  si possono dire con una bottiglia di vino. Quanti messaggi  si possono lanciare, da promuovere un territorio a valorizzare gli antichi vigneti e partecipare ad un progetto di solidarietà alimentare nei  paesi in difficoltà.  Tutto questo in un una bottiglia di negroamaro purissimo. Si chiama 72100, come il codice di avviamento postale di una città che a breve non sarà più capoluogo, l’ultimo figlio delle cantine Risveglio agricolo, un vino proveniente da uve di negroamaro al cento per cento. Sono in circolazione cinque mila bottiglie di 72100 con il bollino adesivo del Programma alimentare mondiale. Cantine Risveglio agricolo ha firmato con il Pam un protocollo di cooperazione , ha acquistato cinque mila bollini, sostenendo un progetto alimentare in un villaggio in Gambia.  50 centesimi del costo di una bottiglia di negroamaro sosterranno questa causa. “E’ un vino identificativo della nostra terra, non solo per il nome- spiega il presidente di Risveglio agricolo Giovanni Nardelli- ma anche perché è prodotto da uve raccolte su vigneti che hanno 90 anni di età che fanno parte della nostra tradizione agricola. Attraverso questo prodotto abbiamo anche voluto sostenere una causa sociale visto il rapporto che la nostra città ha con il Pam”. Intanto gli amanti del vino si preparano a vivere i giorni del nuovo vino, nelle cantine di Risveglio agricolo anche quest’anno il 9,10,11 novembre si celebrerà la festa del vino novello, organizzata dall’associazione Sviluppo e lavoro. E questa annata non deluderà, lo dicono gli esperti. “E’ un’annata di ottima qualità- afferma Nardelli- a causa della siccità si è avuta una quantità minore di raccolto ma la qualità è eccellente. I vini hanno spessore e struttura e sono esaltati tutti i loro profumi”. Insomma degustare per credere.

Brindisioggi

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