Nuovo anno scolastico, l’Uds scende in piazza: “Il neo governo ancora non ha fatto niente”

BRINDISI – Si apre il nuovo anno scolastico per gli studenti brindisini e con non pochi problemi. Il 12 ottobre, infatti, l’Uds (Unione degli studenti) lancia il primo sciopero. “Neanche il neo governo giallo verde ha ancora preso parola sulla questione spinosa del diritto allo studio, che in campagna elettorale è stato uno degli spot principali del Movimento 5 Stelle: ad ora il ministero dell’Istruzione non ha fornito una sua reale idea di cambiamento e anzi ha dato agli studenti e alle studentesse una serie di informazioni contraddittorie e adulatrici” scrivono dall’Uds. “Agitiamoci, scendiamo tutti insieme in piazza il 12 Ottobre!”.

Inizio della scuola e parte la prima manifestazione da parte degli studenti brindisini contro la dispersione scolastica e problematiche relative al mondo scolastico provinciale.

“A Brindisi c’è una situazione disastrata. Brindisi è la quarta città più povera d’Italia – sottolineano gli studenti – e la povertà strutturale condiziona estremamente la scelta degli studi, infatti il 41,1% della popolazione studentesca si iscrive a istituti tecnici o professionali. Ma non solo, la dispersione scolastica e la scarsa accessibilità agli studi e alla cultura sono una problematica sempre più diffusa sul nostro territorio ma anche su tutta la Puglia e la nazione intera”

L’Uds, capofila dello sciopero indetto per il 12 ottobre, sottolinea: “Tutto questo ha inizio numerosi anni fa, a partire dalle riforme Moratti e Gelmini, fino ad arrivare alla responsabilità politica del governo Renzi targata Buona Scuola, in cui questo sistema è stato definito in maniera tale da sfornare quanti più soggetti pronti allo sfruttamento e alla subordinazione, attraverso tagli e definanziamenti. L’unico vero passo fatto è stata un’azione che guarda al passato, con l’assegnazione della sottosegreteria all’ex preside dell’istituto Majorana Salvatore Giuliano, da sempre sostenitore del governo Renzi e soprattutto redattore della Buona Scuola”.

Per queste ragioni, l’Unione degli Studenti, ha deciso di mobilitarsi in questi mesi, a livello regionale e nazionale, lanciando una data di agitazione e una serie di inchieste mirate a rilevare e rivelare le reali problematiche presenti nei luoghi di formazione per smascherare quello che è il falso mito della sicurezza salviniana, costruita sulla repressione e sulla paura.

Anche a Brindisi le studentesse e gli studenti si mobiliteranno portando all’attenzione di tutte e tutti i dati reali del disagio nelle scuole e ribadendo la propria posizione sulle vere istanze studentesche, come il libero accesso al sapere o la mancanza di spazi e di sicurezza negli istituti.

BrindisiOggi

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