Aveva ammazzato un uomo con uno spiedo, 44enne si impicca in carcere

FOGGIA-  Aveva sempre detto che non voleva ucciderlo. Dopo tre anni di carcere non ce l’ha fatta e si è ammazzato nella sua cella. Nuovo suicidio in carcere, questa volta nel penitenziario di Foggia. Nel pomeriggio si è impiccato con un lembo di lenzuolo legato alla finestra Arcangelo Navarrino, detenuto di 44 anni di Fasano. L’uomo era in carcere per omicidio,  avrebbe espiato nel 2029 una condanna definitiva a 20 anni di reclusione per aver ammazzato nel giugno 2009  a Fasano Giuseppe Fragasso, durante una lite all’esterno del circolo ricreativo gestito dal detenuto. La notizia  è stata diffusa con un comunicato dal sindacato degli agenti penitenziari Osapp.«Il penitenziario di Foggia alla data odierna contiene- denuncia  il vicesegretario generale nazionale Osapp, Domenico Mastrulli –circa 760 detenuti contro una forza regolamentare di 330 reclusi di cui 38 donne e due bambini»  Secondo questi dati, per il sindacato, l’organico della polizia penitenziaria nel carcere è sottodimensionato di un centinaio di unità.

Navarrino ammazzò Fragasso durante una banale lite per una ricarica on line per giocare a poker, era il 22 giugno del 2009, mentre in  città si festeggiava la festa patronale. Il litigio si è fatto più acceso, sino a quando i due si sono armati di due spiedini che si trovavano su un barbecue all’interno del locale, usati la sera prima per arrostire la carne durante la festa, ed hanno iniziato a colpirsi. Navarrino è stato più aggressivo, ha inferto un colpo di spiedo nel torace di Fragasso, l’uomo è morto subito. Il gestore del locale attese l’arrivo dei carabinieri, che lo arrestarono. Durante il processo ha più volte riferito che non voleva ucciderlo, che non era sua intenzione.  Il 44enne dopo tre anni dall’omicidio questo pomeriggio ha deciso di farla finita.

Lu.Po.

 

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