Basket, finale thriller al PalaPentassuglia: Cantù batte Brindisi 88-86 con tanto di “gestaccio”

BRINDISI – Si ferma dopo due vittorie di fila la striscia positiva della Happy Casa Brindisi, sconfitta da Cantù grazie a una tripla di Thomas sul suono della sirena. Partita pazza al PalaPentassuglia, una di quelle – come si dice – vietata ai deboli di cuore e che la formazione biancoazzurra era riuscita a ribaltare a poco più di quattro secondi dalla fine: il finale, però, è amarissimo per un Brindisi che esce dal parquet a testa altissima ma a mani vuote dopo un match in cui avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più. Con i risultati arrivati dagli altri campi, la Happy Casa Brindisi conclude il girone d’andata del campionato di Serie A all’ultimo posto in classifica a quota 8 punti, gli stessi di Varese, Pesaro e Pistoia e due in meno di Capo d’Orlando e Reggio Emilia: al giro di boa, la situazione è delicata ma non compromessa, soprattutto se si considera che la squadra allenata da Frank Vitucci avrà in casa molte partite chiave per la lotta alla salvezza e in cui dovrà obbligatoriamente fare punti. È troppo presto, insomma, per fare pronostici.
Tornando al basket giocato, Brindisi deve rinunciare a capitan Marco Cardillo (colpito da un lutto familiare) e si affida al solito quintetto con Suggs, Tepic, Smith, Moore e Lalanne per contrastare Crosariol e compagni: la sfida si rivela più equilibrata del previsto e con tenacia e orgoglio i padroni di casa riescono a sopperire al divario tecnico che, sulla carta, avrebbe dovuto spostare gli equilibri in netto favore dei lombardi. Lalanne, protagonista del primo quarto, prova a dominare sotto canestro mettendo a referto punti importanti che portano al 22-20 di fine frazione. Nel secondo quarto, Brindisi litiga col canestro e, complice qualche discutibile fischio arbitrale, inizia a perdere contatto con il match fino a quando, a pochi minuti dall’intervallo lungo, una grande rimonta manda le due squadre negli spogliatoi divise solo da due punti (39-41 per Cantù): squadra e tifosi, però, iniziano a incattivirsi per l’atteggiamento degli arbitri e questo provoca un calo fisiologico dovuto principalmente alla frustrazione. Cantù si dimostra forte e approfitta di queste distrazioni segnando canestro dopo canestro, trascinata da un Burns mattatore della serata ed mvp: diventano cinque, infatti, i punti di svantaggio per Brindisi dopo il terzo quarto (56-61). Nell’ultima frazione sale in cattedra Mesicek che inizia a segnare prendendosi la squadra per mano: i dieci punti messi a segno dallo sloveno si rivelano fondamentali per l’equilibrio del match e permettono ai biancoazzurri di rimanere in partita fino alla fine. A poco meno di dieci secondi dal termine, però, Cantù è avanti di un punto e ha il possesso a favore: quando sembra calare il sipario sul match, Moore intercetta la rimessa e mentre prova a ripartire viene fermato dal fallo che lo porta in lunetta. Il play fa 2/2 e, a cinque secondi dalla fine, porta Brindisi sopra di uno (86-85). Gli ospiti chiamano time out, battono la rimessa verso Thomas che nonostante la marcatura trova il classico tiro della disperazione che brucia la retina e, purtroppo, le speranze dei tifosi brindisini. Inutili i quasi due secondi rimasti alla formazione di Frank Vitucci per organizzare l’ultimo possesso. Brindisi, beffata, si arrende a Cantù che vola alle Final Eight dopo una partita bellissima e giocata intensamente da ambo i lati ma che condanna la “Stella del Sud” all’undicesima sconfitta in campionato nonostante i rumorosissimi applausi di tutto il PalaPentassuglia.
Domenica prossima inizia il girone di ritorno e Brindisi sarà impegnata sul campo della Fiat Torino: il compito di Vitucci sarà principalmente recuperare il morale di una squadra uscita con gli applausi ma con una grandissima delusione da lasciarsi alle spalle. Con questo atteggiamento, si può ben sperare.
Antonio Solazzo
Video di Francesco Di Giulio

Nai-post ni Francesco Di Giulio noong Linggo, Enero 14, 2018

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