Beccati a tagliare tronchi di quercia dal Bosco del Compare: 4 denunciati

BRINDISI – Beccati a tagliare tronchi di quercia dal Bosco del Compare a Brindisi: quattro persone denunciate. Si tratta di C.E. di 47anni, L.C. 48enne, P.P di 34anni e C.O. 31enne, tutti residenti a Carovigno. I carabinieri della Forestale li hanno sorpresi a tagliare tronchi di quercia e caricare i ceppi su un motocarro.

Nella stagione invernale, purtroppo, aumentano i furti di legna, anche pregiata come quella di quercia, e pure in una provincia, come quella di Brindisi, estremamente povera di boschi.

In ragione proprio della loro esiguità, le aree forestali del territorio sono sottoposte a stretta sorveglianza dai carabinieri “verdi”. Proprio durante uno dei servizi pianificati per la prevenzione ed il contrasto ai furti di legna, nel tardo pomeriggio di ieri, i militari della stazione Forestale di Brindisi, in pattugliamento nella zona del “Bosco del Compare”, a nord-ovest della città, hanno riconosciuto il caratteristico rumore di motoseghe in azione.

I quattro sono stati sopresi in flagranza di reato e deferiti alla Procura della Repubblica di Brindisi, per reati in concorso di furto aggravato ai danni di un bene (il bosco) tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo “Urbani”, n. 42 del 2004) e deturpamento di bellezze naturali.

A completamento del loro intervento, i carabinieri forestali hanno sottoposto a sequestro penale il motocarro con circa 6 quintali di legna caricati sullo stesso, motoseghe e gasolio per l’alimentazione delle stesse.

Il “Bosco del Compare”, “polmone verde” alle porte del capoluogo, è di proprietà privata e costituito soprattutto da querce sempreverdi e caducifolie, con esemplari anche maestosi. Si rappresenta che in altri boschetti dell’agro brindisino, come quelli di “Colemi” o di “Santa Teresa” e “Lucci”, sono anche presenti imponenti querce da sughero, testimonianze uniche di questa specie su tutto il versante adriatico della penisola.

Purtroppo la legna da ardere di quercia è molto richiesta, ed anche ben pagata, sul mercato “nero” dei combustibili vegetali, sia per riscaldamento in abitazioni private, sia per esercizi di ristorazione (pizzerie).

Pertanto, il gruppo carabinieri Forestale di Brindisi, con le stazioni dipendenti, ha disposto servizi mirati per la repressione dell’increscioso fenomeno.

Secondo l’avvocato Vincenzo Lanzillotti, difensore di C.O. ed L.C. gli alberi che secondo le accuse sarebbero stati tagliati dai suoi assistiti erano già riversi sul terreno.

Inoltre, precisa che nel capo di imputazione provvisoria il reato non risulta “aggravato ai danni di un bene tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto legislativo “Urbani 42/2004) e deturpamento di bellezze naturali“ e in più che l’autocarro, le motoseghe e il carburante sono stati già dissequestrati.

Infine, che si contesta un unico furto di circa 6 quintali di legna con nessun riferimento alla presunzione che i miei assistiti “alimentavano un commercio illegale“.

BrindisiOggi

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