Cittadella della Ricerca: “Fiamme alle carte che scottano”. Le Foto

BRINDISI- A fuoco tutti  i documenti della Cittadella della Ricerca. Qualcuno intorno alle 12 di questa mattina si è introdotto negli uffici amministrativi del consorzio di ricerca ed ha appiccato il fuoco nei cassetti di un  mobile e nell’armadio di due diverse stanze, una di queste era l’archivio. Bruciata tutta la documentazione del Pastis  e della gestione  amministrativa dell’intero complesso di ricerca. Non si hanno dubbi sull’origine dolosa. Gli uomini della polizia scientifica hanno trovato incastrato in un cassetto un pezzo di giornale che sarebbe stato utilizzato per appiccare l’incendio. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco di Brindisi, che hanno evitato che le fiamme si propagassero negli altri locali, tre  le squadre a lavoro. Ingenti i danni, non  solo alle strutture e all’arredamento ma soprattutto alla documentazione.  A dare l’allarme è stato Fulvio Faggiano, ex vice presidente della  Cittadella di Ricerca e proprietario della Probios, che si trovava all’interno del consorzio, era nel suo ufficio insieme a due operai. “Erano circa le 12,13- racconta Faggiano- quando ho visto del fumo ed ho chiamato i vigili del fuoco. Mi trovavo in azienda con due operai”.  Il fuoco è stato appiccato in due stanze diverse, con due diversi ingressi. I vigili per introdursi nell’archivio hanno dovuto rompere una vetrata.  La polizia ora visionerà i filmati delle telecamere installate sugli edifici, l’incendio è avvenuto in pieno giorno e di domenica quando la struttura è poco frequentata.

Sul posto è arrivato anche il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese che qualche mese fa ha messo in liquidazione la vecchia società che gestiva il consorzio a causa dei tanti debiti.

L’incendio arriva 24 ore  prima del consiglio provinciale, l’ultimo dell’era Ferrarese, chiesto dalla commissione d’inchiesta interna alla Provincia per relazionare sui bilanci e conti della Cittadella della Ricerca. La commissione politica e bipartisan ha ascoltato tutti i protagonisti di questa vicenda degli ultimi anni, avrebbe rilevato diverse contraddizioni. Il consorzio ha tanti debitori, molti di coloro che risiedono nella struttura non hanno versato  le quote, altri lo hanno fatto ma in maniera minore. Intanto della documentazione sarebbe stata portata dal liquidatore  Caroli alla procura della Repubblica. Questo incendio rende più nebulosa tutta la storia. Qualcuno voleva bruciare quelle carte, carte che scottano.

Lucia Portolano

 

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