Colto da un infarto, muore a scuola storico buttafuori Vincenzo Morleo

MESAGNE – Un infarto mentre si trovava a lavoro non ha lasciato scampo a Vincenzo Morleo, lo storico buttafuori delle discoteche pugliesi. Aveva 58 anni e questa mattina era nella scuola media Aldo Moro a Mesagne, dove svolgeva ormai da qualche tempo il lavoro di bidello, quando ha accusato un malore. Vani sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Vincenzo è morto durante il trasporto in ospedale a Brindisi. I funerali si terranno domani (mercoledì 16 maggio) alle 17 nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Mesagne.

Vincenzo Morleo

Vincenzo Morleo era un volto molto conosciuto a Mesagne e nel Salento. Storico buttafuori delle discoteche più frequentate della provincia di Brindisi e salentine, Vincenzo, è sempre stato considerato un’icona importante della sicurezza dei locali. Era il “gigante buono” che s’incontrava all’ingresso dei locali più ‘in’ della Puglia.

Amante della forma fisica e del body building, era anche conosciuto per il suo sorriso. Vincenzo era stato sposato e aveva avuto un figlio, Francesco, scomparso nel 2007 a seguito di un incidente stradale mentre faceva ritorno a Mesagne dopo una serata passata con gli amici al mare.

Questa mattina il cuore del gigante buono si è fermato per sempre. La notizia della morte di Vincenzo ha fatto il giro del paese in poche ore e la sua pagina facebook è già piena di messaggi di cordoglio: “mi piace ricordati cosi sempre allegro sorridente l’amico di tutti nonostante la vita ti abbia portato tanti dolori che nel tuo silenzio hai saputo superare … Ma oggi mi consola sola una cosa che potrai riabbracciare il tuo Francesco … Non ti dimenticherò mai amico / Fratello …. TVB”; “RIP mio grande Amico e Gigante Buono”; “Non ci posso credere!!Buon viaggio gigante buono.Ciao Vincenzone”; Resterai sempre nel mio cuore. R.i.p in pace ti voglio bene. Amico di tante notti passate insieme”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*