Discarica Formica, dopo la bufera giudiziaria il sito potrebbe riaprire

BRINDISI- Sequestrata nel 2009 perché lì dentro veniva smaltito di tutto, dal cadmio all’arsenico a metalli pesanti pericolosi, nonostante non fosse autorizzata, la discarica in contrada Formica tra Brindisi e San Vito dei Normanni potrebbe tornare ad operare.  Al vaglio degli enti locali la richiesta di riaprire la discarica dei veleni. I

l sito lo scorso hanno è stato dissequestrato dal giudice, la società romana Formica Ambiente ha presentato istanza per la riapertura della discarica. Sull’argomento si sono già svolte due conferenze dei servizi, per tornare ad operare è necessario che l’impianto di contrada Formica ottenga l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) che dovrà essere rilasciata dalla Regione. Nello stesso tempo è scaduta la procedura di valutazione d’impatto ambientale. La Provincia di Brindisi ha sollevato diverse obiezioni per la riapertura del sito, troppe cose non sarebbero a norma.  Intanto dopo diverse diffide l’azienda sta procedendo a smaltire il percolato accumulato dopo lo scarico illecito di rifiuti tossici in questa area.  Nello stesso tempo la discarica non è ancora dotata  dell’impianto di trattamento dei rifiuti. L’ultima parola spetta alla Regione Puglia, che al momento non si è ancora espressa.

 La discarica nata  per rifiuti speciali non pericolosi, nel 2009 è finita sotto inchiesta perché i carabinieri del Noe di Lecce scoprirono  un traffico illecito di rifiuti pericolosi provenienti da tutta Italia che venivano smaltiti nella discarica di Formica. L’inchiesta portò all’arresto di dieci persone.

Lucia Portolano

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