Glee, il musical lungo sei stagioni

RUBRICA 40 MINUTI- Se state cercando una serie leggera, divertente e soprattutto rumorosa.. Glee è sicuramente la scelta  giusta per voi!!! Questa è una serie televisiva statunitense, prodotta e strasmessa dal 2009 al 2015 negli Stati Uniti. Gli ideatori sono Ryan Murphy, Brand Falchuk e Ian Brennan.

Trama – Will Schuester, professore di spagnolo della William McKinley High School, decide di dedicare parte del suo tempo al glee club, un gruppo di canto e ballo che un tempo non solo era composto da formidabili cantanti e ballerini, ma riusciva anche a collezionare trofei regionali e nazionali che portavano prestigio alla scuola. Il glee club che trova il professor Schuester è però completamente privo di partecipanti e decide di reclutare giovani talenti che fin da subito appaiono svogliati e senza creatività. Tra questi vi è Rachel Berry, Mercedes Jones, Tina Cohen-Chang, Kurt Hummel e Artie Abrams, tutti studenti che per un motivo o per un altro sono ai margini della vita sociale scolastica e vengono considerati “sfigati” dai più popolari. La situazione cambia quando al glee club si unisce Finn Hudson, il popolare quarterback della squadra di football, portando poco dopo tre tra le più popolari cheerleaders Santana Lopez, Brittany Pierce e Quinn Fabray e altri atleti. Nel corso della serie vengono raccontate le vicende dei singoli studenti e dei loro professori.

Bullismo – Questa serie se pur leggera affronta il tema del bullismo da tanti punti di vista, in modo meno crudo di 13, ma ugualmente efficace. Rachel è una “sotuttoio” figlia di due papà, Mercedes è una ragazza di colore un po’ robusta di costituzione, Kurt è omosessuale e Artie è su una sedia a rotelle. Tutti e quattro sono vittime di bullismo e ognuno di loro, ogni mattina, entrando a scuola ha il timore di essere deriso semplicemente per quello che è. Le puntate sono strutturate in modo tale da immedesimarsi in ciascuno di loro e si percepisce (soprattutto nella prima stagione) un forte sentimento di disagio, tristezza e solitudine. Ciò che non ci si aspetta è scoprire che anche i personaggi che apparentemente sembrano più forti e bulli (un esempio è Quinn), hanno delle fragilità importanti che li portano ad agire in modo arrogante e sconsiderato. I professori sono un contorno importante. Il professor Schuester e la consulente scolastica Emma Pillsbury sono molto vicini ai componenti del glee club e cercano di supportarli in quel lungo cammino che è l’adolescenza e che in questa serie viene vissuta in pieno con le sue complicazioni.

Musical – Glee è la serie giusta per chi ama i musical, perché la trama viene sviluppata non solo attraverso la recitazione come di consueto, ma anche e soprattutto attraverso canzoni conosciute che riescono ad esprimere lo stato d’animo che il personaggio in quel momento si trova a vivere. Ma questo gruppo non si limita a mettere in scena assoli canori nelle aule scolastiche. Dovendosi preparare per delle competizioni tra i glee club di diverse scuole con esibizioni di canto corali, vedremo molto spesso i ragazzi cantare a cappella o unire più canzoni in modo armonico e naturale, il tutto coreografato nel migliore dei modi. Insomma se vi piacciono film come Grease o Pitch Perfect (andando più sul contemporaneo), questa è la serie tv giusta per voi..

Rassegna – In definitiva si può dire che Glee è una serie senza pretese, che affronta tanti temi importanti come il bullismo, la gravidanza prematura, la scelta dell’università, la lontananza da casa e altro, ma lo fa in modo leggero e non particolarmente drammatico. Un po’ meno melodrammatico di Dawson’s creek e un po’ più serio de La vita segreta di una teenager americana. I personaggi hanno delle peculiarità, delle fragilità e dei punti di forza. Insomma sono sicura che vedendo questa serie ogni personalità vi ricorderà un vostro compagno di scuola. Per chi ama la musica e le belle voci, è un piacere ascoltare gli assoli di Lea Michele (Rachel Berry), a parer mio una delle voci più melodiche e delicate della serie. Il finale è stato coerente con il mood di Glee e la puntata che è stata girata in ricordo di Cory Monteith (l’attore che ha interpretato Finn Hudson, morto nel 2013 a causa di un mix di alcol ed eroina) è straziante, ma mostra quanto l’intero cast abbia voluto ricordarlo e stringersi attorno alla famiglia nel modo giusto, dopo le voci negative che ci sono state circa la causa della sua morte. Piangeremo come sempre, ma vi posso assicurare che ci saranno pochi momenti così tristi in Glee. La cosa divertente di questa serie è che, mentre gli attori cantano, ci sono i sottotitoli e quindi se anche voi, come me, amate cantare .… arriverete all’ultima stagione senza voce!!!

Da vedere? – sì, ma solo se vi piacciono i musical.

 

Voto complessivo –7

Scheda informativa

Genere: Dramma adolescenziale, musicale e commedia drammatica.

Stagioni: 6

  • 1° Stagione (2009/’10) 22 puntate da 42 minuti.
  • 2° Stagione (2010/’11) 22 puntate da 42 minuti.
  • 3°Stagione (2011-‘12)   22 puntate da 42 minuti
  • 4°Stagione (2012-‘13) 22 puntate da 42 minuti
  • 5°Stagione (2013-‘14) 20 puntate da 42 minuti
  • 6°Stagione (2015) 13 puntate da 42 minuti

 

 

La trovate su NETFLIX.

 

Alberta Esposito

 

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