10mila euro per “aggiustare la pratica” ad un commerciante di auto: in manette 2 vigili

FRANCAVILLA FONTANA- Minacciavano il titolare di autosalone di sequestrare la sua attività commerciale, fingendo irregolarità inesistenti, se non avesse pagato ben 10mila euro. Due vigili urbani di Francavilla Fontana finiscono in manette. Un’accusa pesantissima per loro: concussione aggravata dall’abuso di potere. Cristofaro Capobianco e Giuseppe Di Geronimo, entrambi 47 anni, sono agli arresti domiciliari da questa mattina. La richiesta di restrizione  è stata firmata dal procuratore Milto De Nozza e disposta dal gip Maurizio Saso.conferenza cc

Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Compagnia di Francavilla Fontana, sotto il comando del capitano Nicola Maggio.

La vicenda è venuta alla luce a dicembre dello scorso anno, quando il titolare di un autosalone di vetture usate si rivolse ai carabinieri denunciando il tentativo di estorsione da parte dei due pubblici ufficiali, e per questo inquadrato nel reato di concussione.

I due vigili urbani, in servizio da diversi anni presso la sezione annona del comando di Polizia Municipale di Francavilla Fontana, si erano presentati dalla vittima insinuando che vi fossero irregolarità nella struttura commerciale, in particolare sull’utilizzo del piazzale esterno, già in fase di sanatoria. I due così per “sistemare la pratica e non procedere al sequestro dell’attività”, avevano invitato il commerciante ad elargire 10mila euro. L’uomo sconvolto si era subito rivolto ai carabinieri.

Successivamente i due vigili urbani avevano ricontattato la vittima ed avviata una contrattazione, dai 10mila così si era passati a 6mila euro. Gli incontri sono avvenuti in alcuni casi anche in presenza di terzi.

Nel frattempo gli investigatori monitoravano l’evolversi della situazione. Intercettazioni ambientali e le stesse testimonianze dei terzi hanno fatto in modo che la posizione dei due vigili si cristallizzasse e le prove raccolte fossero inattaccabili.

In uno degli ultimi incontri tra i vigili e la vittima la contrattazione era scesa a 2mila euro contanti.

Il reato per la Procura era stato ampiamente consumato quindi l’ordinanza di custodia cautelare.

Oggi il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi ha spiegato che il comportamento dei due pubblici ufficiali potrebbe rappresentare solo “la punta di un iceberg”.

“La naturalezza con la quale i due vigili hanno agito, ha detto Ghizzardi, potrebbe rivelare una prassi consolidata”.

Sono così in corso ulteriori indagini per verificare se vi siano altri soggetti coinvolti e soprattutto altre vittime che non hanno mai denunciato.

Cristofaro Capobianco e Giuseppe Di Geronimo sono difesi entrambi dall’avvocato Michele Fino. L’interrogatorio di garanzia dovrebbe svolgersi nelle prossime ore.

BrindisiOggi

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