Oggiano su Tari: “Il Comune non ha modificato il regolamento per permettere l’agevolazione alle famiglie numerose”

INTERVENTO/ In tempi non sospetti avevo denunciato che l’aumento   in valore assoluto del gettito TARI per il 2019 sarebbe stato, rispetto al 2018, di euro 1.128.269,01 da spalmare sulle utenze domestiche e non domestiche (attività commerciali), e che se per le attività commerciali ci sarebbe stata una insignificante riduzione il salasso sarebbe arrivato per le utenze domestiche soprattutto per i nuclei familiari numerosi (da due componenti in su), nonostante la raccolta differenziata sia salita oltre il 50%, con la società che gestisce il servizio di igiene urbana che continua ad introitare, inspiegabilmente secondo quanto previsto dalle norme vigenti in materia,  il relativo contributo CONAI, che diversamente sarebbe andato a vantaggio dei contribuenti brindisini!

Ciononostante l’Amministrazione Comunale ha sbandierato ai quattro venti, definendo coloro i quali contestavano l’assunto  disfattisti, incompetenti e bugiardi (compreso lo scrivente), che l’aumento TARI per le utenze domestiche avrebbe avuto un impatto lieve sui nuclei con due o più componenti (che rappresentano il 75% del totale delle utenze domestiche) con rincari di qualche punto percentuale rispetto l’anno precedente. In più era stata prevista una riduzione del 20% sulla quota variabile della TARI per i nuclei familiari con 5 o più componenti.

La realtà, cosi come denunciato dallo scrivente era ed  è ben differente! La TARI è aumentata ben oltre le rosee previsioni e proiezioni del sindaco Rossi e della sua maggioranza sinistra ai nuclei familiari con due o più componenti ed è proprio dei giorni scorsi, ormai sempre più crescente e legittima, la lagnanza dei cittadini che si sono visti recapitare da ABACO le cartelle dell’odioso tributo con sorprese del tutto inaspettate: rincari che sfiorano in alcuni casi anche il 20% per utenze che non hanno visto modificare né i metri quadri dell’immobile tanto meno i componenti del nucleo familiare rispetto l’anno precedente! Altro che cambiamola sta storia!

Ma la ciliegina sulla torta di questa sciatta, irresponsabile ed incompetente Amministrazione sta nel fatto che i nuclei familiari con 5 o più componenti beneficiari della riduzione del 20% della quota  variabile non hanno potuto usufruire di tale agevolazione perché qualcuno aveva dimenticato di modificare, contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione, il Regolamento della IUC (imposta unica comunale) nella parte relativa al termine di presentazione della richiesta di utilizzo dell’agevolazione in questione che (mi auguro non  in malafede) dall’ABACO avevano arbitrariamente fissato al 15 maggio c.m., data quest’ultima che si riferisce invece alla data ultima di presentazione dell’ISEE per richiedere le agevolazioni previste dal Regolamento in questione. A questo punto chiedo un intervento urgente da parte dell’Amministrazione Comunale per  porre rimedio a questa illogica e dilettantesca  dimenticanza utilizzando quanto prescrive lo Statuto del Contribuente in materia tributaria garantendo alla parte debole (appunto il contribuente)  una interpretazione della norma a favore dello stesso e prevedere quindi un differimento dei termini per la presentazione della domanda di agevolazione (per i nuclei con 5 o più componenti) per la riduzione del 20% della quota variabile della TARI al 30 settembre c.a., ritenendo la data del 15 maggio non compatibile con gli scopi prefissati e con i termini di approvazione del bilancio di previsione 2019 che ricordo è stato approvato il 2 maggio.

Massimiliano Oggiano

capogruppo Fratelli  d’Italia

 

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