Parcheggio nella caserma Ederle, ora spunta la STP ma i cittadini vogliono il parco

BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Ex caserma Ederle a Brindisi, dopo l’ipotesi di un parcheggio a raso realizzato con un finanziamento pubblico da un milione e mezzo, entra in scena la STP, la Società dei Trasporti Pubblici. Potrebbe essere questa l’alternativa per risparmiare denaro che potrebbe essere investito altrove. La scorsa settimana l’amministrazione comunale di Brindisi ha aperto i cancelli della ex caserma Ederle per un sopralluogo. La Ederle, realizzata nel 1919, è stata per quasi mezzo secolo una caserma militare dell’esercito. Una volta dismessa è stata lasciata in completo stato di abbandono. Circondata da alte mura di cinta è rimasta nascosta agli occhi del brindisini che solo oggi, grazie al reportage fotografico realizzato da Il7 Magazine, hanno potuto riscoprire. Le foto interne mostrano un luogo preda del tempo , della vegetazione e soprattutto dell’incuria ma mostrano anche i segni di un passato che rappresenta la storia della città. Il Comune di Brindisi vorrebbe recuperare questo bene che si trova in via Castello, cuore del centro storico, per farne un parcheggio a raso che potrebbe contenere dai 40 ai 70 stalli a seconda se si possa o meno abbattere i ruderi che si trovano al suo interno. Per fare tutto questo la spesa varia dai 700 a un milione di euro (minimo). La prima ipotesi per il reperimento delle risorse è stata quella di pensare a un bando un avviso pubblico pubblicato il 22 maggio scorso ( n.45) sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, si chiama “Patto per la Puglia”, settore prioritario è quello del “turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”, si tratta di “interventi per le attività di promozione e di infrastrutturazione turistica e valorizzazione dei beni demaniali”. In pratica è finalizzato alla selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture, finalizzati prioritariamente al miglioramento della qualità dei sistemi e dei servizi di accoglienza nel settore turistico. L’impegno di spesa previsto è di 20.695.500 euro con una dotazione massima per singolo progetto pari a 1.500.000 di euro , elevabile a 3.000.000 di euro per i territori e i beni che fanno parte del patrimonio UNESCO.
Il bando è rivolto a tutti i Comuni pugliesi che potranno cominciare a presentare domande di finanziamento, una sola a testa, a partire dal 1 settembre 2018 e fino al 31 ottobre 2018.

Tuttavia, pur valutando questa possibilità, si fa strada in queste ore un’altra ipotesi, ossia quella di un coinvolgimento diretto della STP di Brindisi. La Società dei Trasporti Pubblici sarebbe interessata a realizzare a proprie spese il parcheggio prendendone poi la gestione. In realtà l’idea della STP è legata ad un vecchio progetto, un parcheggio multipiano che sarebbe dovuto sorgere in via Del Mare. Il Comune a suo tempo concesse il terreno e furono effettuati anche i primi scavi. Ma durante queste operazioni, come spesso accade in questa città, dal terreno emersero diversi reperti archeologici tali per cui la Sopraintendenza ne blocco i lavori. Da allora tra la STP e il Comune di Brindisi c’è un contenzioso di 9milioni di euro. Questo contenzioso potrebbe essere appianato con la concessione della Erdele da parte del Comune alla Società dei Trasporti Pubblici. Quest’ultima si occuperebbe di tutte le spese inerenti la realizzazione del parcheggio e della sua gestione. I prezzi degli stalli sarebbero calmierati e sotto il diretto controllo del Comune di Brindisi che potrebbe anche prendere una percentuale sugli incassi. Se il Comune potesse contare sulla disponibilità della STP, il finanziamento di un milione e mezzo per le infrastrutture turistiche potrebbe essere dirottato su altri progetti, ad esempio l’ex molo carbone deposito catene, che si trova lungo la banchina del Monumento al Marinaio, anche questo all’attenzione dell’amministrazione comunale . Proprio in questi giorni l’assessore alla Programmazione Economica del Comune di Brindisi, Roberto Covolo, ha manifestato l’intenzione di aprire “un laboratorio aperto di progettazione sull’area del Molo carbone-deposito catene in vista della partecipazione ad un bando”.

La riscoperta della ex caserma Ederle ha suscitato l’interesse anche della cittadinanza, in molti ignoravano il polmone verde che si nascondeva dietro quelle alte mura. Sui social sono in tanti a chiedere all’amministrazione comunale rinunciare al parcheggio e di realizzare un parco. Sarebbe il primo parco pubblico nel cuore del centro storico di Brindisi. Un tempo c’era il parco della Rimembranza che si estendeva su una ampia superficie a scarpata compresa tra via Circonvallazione (poi divenuta via Bastioni San Giacomo) a sud e viale Bastione S. Giacomo (oggi via Federico II) a nord. Oggi di questo parco resta solo un lontano ricordo e qualche albero sparso. “Si potrebbe pensare da un lato a salvaguardare la struttura- dice Danny Vitale , direttore del Gruppo Archeo Brindisi parlando della ex caserma Ederle- e dall’altro tutelare un polmone verde con la sua flora e la sua fauna. Non dimentichiamo che in ogni città, grande o piccola, c’è una villa comunale o un parco. Qui a Brindisi, nel centro storico, non c’è. Sarebbe un peccato fare un parcheggio quando si può avere un angolo verde in città”.

Su facebook, dopo la pubblicazione del reportage fotografico realizzato da Il7 Magazine, è cominciato a circolare un nuovo hashtag : #iostoconchivuoleunparco. Sono tanti i brindisini che stanno pubblicando il post sul proprio profilo chiedendo all’amministrazione comunale di fare un passo indietro e valutare l’idea di realizzare il parco piuttosto che il parcheggio.

“Ci sono mille modi per realizzare parcheggi – continua Danny Vitale- ma abbattere la caserma significa perdere un pezzo di storia. Tra l’altro non sappiamo neppure se questo sia possibile , la legge parla chiaro: il Codice sui beni culturali sottopone a vincolo tutte quegli edifici pubblici che hanno più di 70 anni. La caserma Ederle, caserma d’artiglieria, intitolata Carlo Ederle, maggiore di artiglieria nato a Verona nel 1892 e morto sul Piave nel 1917, medaglia d´oro al valor militare nella prima guerra mondiale, fu costruita nel 1919”.

La proposta di questi cittadini è, dunque , di rendere attrattivo questo luogo, recuperando l’area verde e realizzando un punto ristoro e magari contattare le associazioni culturali in modo che possano sviluppare al suo interno delle attività.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

2 Commenti

  1. la caserma Ederle non esiste più. La costruzione occupava la parte centrale ed era su più piani. Le costruzioni presenti erano i magazzini annessi alla caserma che nel dopo guerra furono abitazioni per gli sfollati

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