Piscine comunali, Rossi su Fb: “Saranno messe in vendita, quella di Sant’Elia vale 800mila euro, il gestore ne paga solo 30mila all’anno”

BRINDISI – Dopo l’annuncio di Marimisti di non accettare la proroga di solo un anno della gestione della piscina comunale, il sindaco Rossi replica su Facebook e fa alcune puntualizzazioni.
“Mi sembrano doverose alcune considerazioni sulla vicenda delle piscine comunali”, scrive il sindacato
“In merito alla piscina di Sant’Elia – spiega –   questa è stata costruita con soldi pubblici ha un valore di circa 800.000 mila euro (un patrimonio pubblico) ed è stata affidata ad un gestore privato con una gara di 7 anni per 20.000 euro l’anno. Al termine è stato prorogato dal Commissario Giuffrè l’affidamento per 1 anno e successivamente dalla mia amministrazione con un aumento del canone a 30.000 euro. In questi giorni abbiamo deciso di prorogare per un anno la gestione sempre per 30.000 euro in attesa del bando di vendita. Chiedo, ma sembra spropositato un canone di 30.000 euro anno per un bene che ne vale 800.000? Ma se ci dicono che vi sono 1000 utenti il canone incide per 3 euro al mese utente. Ma è questa cifra che rende insostenibile la gestione? E se si cosa dovremmo fare? Forse affidare la piscina ad un canone simbolico per 3 anni? Un’amministrazione comunale può riconoscere la validità e i risultati di una gestione ma non può non tenere in conto che gestisce il patrimonio pubblico con l’obbligo di affidarlo ad un privato a valori corretti. Ovviamente presto prenderemo le opportune decisioni per arrivare ad un rapido affidamento dell’impianto. Un’ultima considerazione: la piscina secondo il piano di riequilibrio doveva essere posta in vendita, cosa risaputa da tutti e quindi anche dal gestore, per questo lo scorso anno avevamo prorogato di 1 anno. A marzo causa Covid non è stata posta in vendita per evidenti motivi. Adesso siamo sempre nelle condizioni del piano di riequilibrio, per questo proroghiamo per un anno e procediamo contestualmente alla vendita. I 3 anni non sono possibili anche per il piano di riequilibrio sottoposto alla valutazione della Corte dei conti”.
Il sindaco fa anche un passaggio sulla piscina comunale Masseriola. “Il gestore ha semplicemente lasciato la gestione della piscina, non è intenzionato a proseguire, non ha chiesto proroga, peraltro lascia l’impianto in cattivo stato e con un importante debito nei confronti dell’amministrazione – afferma –  Una situazione non dipendente dall’amministrazione che ritiene di essere stata danneggiata. La piscina che ha da poco ricevuto la perizia di valutazione verrà presto posta in vendita secondo quanto previsto dal piano di riequilibrio”.

3 Commenti

  1. A settembre la piscina sarà stata vandalizzata e farà la fine di tutte le altre strutture comunali abbandonate al loro destino senza un gestore. I soldi il sindaco farebbe bene a portarli nelle casse del comune promuovendo attività e non continuando a determinare la chiusura di quelle esistenti. In meno di due anni, con l’incompetenza e la mancanza di idee, avete portato la città alla miseria. Fatevi una passeggiata a mesagne e provate ad imitare il sindaco matarrelli.

    • Chissà, magari il sindaco di mesagne non si è trovato un buco di diversi milioni in cassa. È facile parlare con i soldi degli altri,quando ci sono.

  2. leggo sia l’articolo di cui sopra che la lettera di tale Eli Galliano nell’articolo successivo. Hanno ragione da vendere entrambi. Una cosa è certa: chi spenderebbe 800.000 euro a Brindisi per una piscina? A sant’Elia? Dove siamo, o crediamo d’essere? A Forte dei Marmi? A Porto Cervo? A Positano? Gli attuali gestori dormano sonni tranquilli: non credo verrà fuori qualcuno con 800.000 tra i denti per la piscina. Magari qualcuno che, con lo scolapasta in testa, crede di essere Napoleone…..

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