Pochi tamponi e ritardi negli esiti, De Mola: “Emiliano e Romano intervengano sul Perrino”

BRINDISI – “Pochi tamponi e ritardi negli esiti. Oltre agli esigui posti di terapia intensiva dedicati all’emergenza Coronavirus, la provincia di Brindisi deve fare i conti anche con le lungaggini per ricevere gli esiti dei tamponi effettuati”.  Laura De Mola, coordinatrice provinciale di Forza Italia, torna a ribadire con forza la necessità che il presidente della regione, Michele Emiliano, si interessi con urgenza di quanto sta accadendo al Perrino di Brindisi.
“Ci sono persone (molti del personale sanitario) che, dopo cinque giorni, non conoscono neppure l’esito del tampone – spiega la coordinatrice azzurra – Parliamo di quei pochi che, ogni giorno e con fatica, riescono a sottoporsi all’esame per riscontrare eventuale positività al Coronavirus. Da una parte pazienti che restano in isolamento, dall’altra medici, infermieri e operatori socio-sanitari che continuano a svolgere con abnegazione il loro lavoro, molti dei quali potrebbero aver contratto il virus essendo venuti a contatto con colleghi già risultati positivi”.
De Mola si riferisce al fatto che, dopo una settimana, non sia neppure arrivato l’esito dei tamponi effettuati sui pazienti della Chirurgia generale che erano stati a contatto con i due medici contagiati. L’accumulo dei ritardi si sarebbe verificato dopo il caso dell’ospedale di Castellaneta con il contagio dei 9 dipendenti sanitari.
“I tamponi vengono portati a Foggia, perché Brindisi non è neppure dotata di un laboratorio che se ne occupi in loco. I medici brindisini chiedono di fare presto perché si rischia che l’ospedale diventi un focolaio, ma – conclude la coordinatrice – il presidente Emiliano ed il presidente della Commissione Sanità, Pino Romano, sembrano non accorgersi di tutto ciò. Se non mettiamo in sicurezza il personale sanitario, rischiamo di provocare seri danni a loro ed a tutti i pazienti. Oltre la questione dei tamponi, infatti, per quanto concerne l’aumento dei posti letto in terapia intensiva, al momento – dalla regione – solo un assordante silenzio”.

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