Randagismo rurale, la ASL boccia il progetto da 132mila euro, Pasqualone: “Disponibile ad un confronto per trovare una soluzione”

BRINDISI – Girano per le campagne, alcuni sono pericolosi perchè spaventati, altri sono degli innocui cuccioli. Il problema del randagismo nelle campagne del Brindisino richiede un intervento, i cani negli ultimi anni si sono moltiplicati. A segnalare il fenomeno sono le associazioni di volontari che insieme hanno costituito un Coordinamento al quale hanno aderito Enpa Latiano, Lega del cane Francavilla Fontana, Aiutiamo gli amici di Daisy di Cellino San Marco, ANPANA di Brindisi, Gli amici di Snoopy di Mesagne, Lepa Brindisi, Oipa, Quattro zampe nel cuore e WWF. Qualche mese fa il coordinamento ha incontrato i rappresentanti ASL per discutere della problematica. Il dipartimento veterinario della ASL ha proposto un progetto di sterilizzazione delle cagne nelle masserie, perchè è proprio da questi luoghi che si generano le numerose cucciolate che poi vagano libere nelle zone rurali. Il dipartimento ha presentato alla direzione generale un progetto da 132mila euro per la sterilizzazione, risorse rivenienti da alcuni fondi appositamente istituiti. Le associazioni chiedono di fare presto, visto il moltiplicarsi nei cani randagi per le strade. Molto spesso sono talmente spaventati che non si avvicinano neanche ai volontari per mangiare. La proposta del dipartimento non convince però la direzione generale. “Ci rendiamo conto del problema – spiega Giuseppe Pasqualone, direttore generale ASL – ma la proposta così formulata non ci convince, troppo alti i costi. Siamo disponibili ad un incontro con le associazioni per un confronto costruttivo e per trovare una soluzione condivisa”.

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