Salvano sei cuccioli, il Comune gli sbarra la strada: «Non possiamo farci nulla, non ci sono i soldi»

LATIANO – Il senso civico, a volte, non paga. Sembra questa la morale della storia capitata ad Alessandro Cavallo, carrozziere latianese, dopo che sua figlia, una 20enne in procinto di conseguire un attestato da educatrice cinofila, mercoledì sera, di rientro a casa, ha trovato una cucciolata di 6 cani abbandonata nei pressi della complanare della strada statale 7, all’altezza dell’uscita Latiano Ovest. Un gesto encomiabile, quello di togliere dalla strada le bestiole che, però, si è scontrato contro il muro di gomma che la famiglia Cavallo ha trovato in Comune, dove si è recata per cercare la soluzione migliore per la sorte dei cagnolini.

La figlia di Cavallo, intorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì, per evitare che i cuccioli finissero sotto le automobili in transito, mettendo in pericolo la loro stessa incolumità e quella degli automobilisti, ha pensato di raccoglierli e portarli presso l’abitazione di campagna dove i genitori stanno passando i mesi estivi. Cavallo, il capofamiglia, ha accolto di buon grado l’iniziativa della figlia, pensando che, l’indomani mattina, rivolgendosi alle istituzioni preposte, qualcuno avrebbe fatto qualcosa per le 6 povere bestiole. Cavallo, infatti, non può tenere i cuccioli anche perché è già possessore di un altro cane di grossa taglia e, in appartamento, la coabitazione si tradurrebbe in un inferno.

Giovedì mattina, quindi, la giovane che la sera prima aveva sottratto i cuccioli a un destino quasi certo e crudele si è recata di buona lena al Comune dove ha chiesto informazioni su cosa e come fare per trovare una sistemazione adeguata per le bestiole. La risposta ricevuta non ha soddisfatto affatto la ragazza. «Non possiamo fare nulla. Non ci sono soldi per le persone, figuriamoci per gli animali». Scoraggiata, la giovane ha fatto rientro a casa e ha raccontato tutto al padre che, l’indomani, armato di santa pazienza, è tornato alla carica, rivolgendosi, questa volta ai vigili urbani. Anche in questo caso, la risposta non è stata di conforto. «Abbiamo le mani legate – avrebbero risposto gli agenti di polizia municipale – rivolgetevi ai politici, loro potrebbero fare qualcosa».

Lo sconforto, a questo punto, ha preso l’animo del carrozziere che, in questi giorni, ha potuto contare solo sull’aiuto di un’associazione di volontari che ha provveduto a nutrire, vaccinare, sverminare e a darsi da fare per cercare una casa ai 6 cagnolini. Cavallo ha affidato il suo sfogo a Facebook, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica a un problema che, a Latiano, c’è ma non trova asilo. «Ci hanno insegnato a fare del bene e noi lo abbiamo fatto, togliendo dalla strada e da morte sicura 6 cuccioli. Li stiamo accudendo con l’aiuto di un’associazione. Purtroppo, noi non li possiamo tenere ma la cosa che ci fa più rabbia è che il Comune di Latiano, i vigili urbani e tutti coloro che si dovrebbero interessare al problema ci stanno voltando le spalle. Che cosa dobbiamo fare, li dobbiamo ributtare per strada?».

L’amarezza di Cavallo è mitigata in parte dall’interessamento personale di qualche esponente del governo locale che starebbe cercando di sistemare la cucciolata. L’istituzione, però, manca e sul punto è intervenuto anche un consigliere d’opposizione, Giovanni Bruno. «Quando un cittadino si rivolge al Comune – spiega Bruno – funzionari, assessori, dipendenti devono ascoltare e cercare un modo per venire incontro alle esigenze presentate. Anche nel caso in cui la soluzione si trovi lontano da Latiano, gli amministratori e tutta la macchina istituzionale devono fare da filtro per avvicinare il cittadino all’organo preposto che possa fornirgli le risposte che cerca».

Maurizio Distante

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