Studente disabile senza assistenza: “Chiediamo che nostro figlio frequenti la scuola come gli altri”

BRINDISI – Studente disabile senza assistenza a scuola media, i genitori: “Nostro figlio deve rientrare prima a casa per mancanza della copertura delle ore di sostegno. Chiediamo gli stessi diritti degli altri ragazzi e che possa frequentare la scuola regolarmente come previsto dalla legge”.

F.M. (queste le iniziali del ragazzo) ha 16 anni e vorrebbe frequentare la scuola media della sua città come tutti i suoi compagni di classe. Il ragazzo abita con mamma e papà a Mesagne e frequenta la scuola Aldo Moro. Lui vorrebbe seguire l’orario scolastico come i suoi amici e compagni ed, invece, non sarebbe possibile per la mancanza della copertura delle ore di sostegno. La denuncia, per l’assenza di tale diritto, arriva dai genitori dell’alunno. Tomasso e Liliana, padre e madre di F.M. hanno scritto una lettera indirizzata al sindaco di Mesagne, agli assessori, al preside della scuola, al direttore generale della Asl di Brindisi e al direttore del Niat/Asl.

“Con rammarico, dispiacere e delusione, – si legge nella lettera del papà e della mamma del 16enne – comunichiamo le mancanze, in materia di obbligo di frequenza scolastica, integrazione, inclusione, diritto all’assistenza e allo studio nei confronti di nostro figlio di 16 anni, di Mesagne, affetto da due sindromi genetiche. Pur avendo interessato gli uffici preposti e letto sui media le rassicuranti dichiarazioni del presidente dell’ambito Territoriale n.4, da lunedì 17 settembre nostro figlio, viene regolarmente accompagnato e ripreso da scuola prima di aver concluso l’orario scolastico, per mancanza della copertura delle ore di sostegno”.

“Martedi 18 settembre – scrivono ancora i genitori – non ha potuto frequentare la scuola per mancanza dell’insegnante di sostegno, per godimento del giorno di riposo settimanale e oggi per lo stesso motivo la frequenza sarà solo di tre ore fino alle ore 11.00”.

“Ancora in difetto della normativa nazionale, regionale e dai principi sanciti dalla Costituzione in materia di assistenza e cura della persona, il ragazzo è stato assistito dall’operatore socio sanitario (OSS) per sole tre ore al giorno dalle ore 8 alle ore 11 e in contemporanea con altri tre ragazzi bisognosi di assistenza, quando, fino allo scorso anno, la figura dell’OSS, viste le problematiche del ragazzo, copriva tutte le ore quotidiane di frequenza scolastica. Si evidenzia inoltre, che l’annunciata e prevista figura dell’educatore, ad oggi è inesistente”.

Per tutte queste ragioni i genitori dello studente chiedono ai destinatari della lettera: “chiediamo ad ognuno secondo le proprie competenze, come previsto per tutti gli altri ragazzi frequentanti la scuola dell’obbligo (5 ore al giorno per 6 giorni, per un totale di 30 ore settimanali), di adoperarsi affinchè, anche nostro figlio possa frequentare, essere istruito e assistito quotidianamente per lo stesso numero di ore, da tutte le figure professionali previste (Insegnante di sostegno, Educatore, OSS), nel rispetto delle normative e dei principi sanciti dalla costituzione e del vivere di un paese civile, che non arrechi pregiudizi, discriminazioni  e ulteriori svantaggi nel percorso di istruzione, integrazione e inclusione delle persone deboli e fragili”.

BrindisiOggi

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