Truffa da 3milioni di euro all’Inps, 510 falsi braccianti, otto in manette tra imprenditori , commercialisti e consulenti

TORRE SANTA SUSANNA- Avevano costituito  cooperative agricole fantasma e vendevano giornate di lavoro a falsi braccianti agricoli che a loro volta beneficiavano dell’assistenza previdenziale dell’Inps.

InpsFiniscono in manette per una  truffa da oltre 3milioni di euro ai danni dell’Istituto Nazionale previdenza sociale  otto persone. Quattro di queste ristrette ai domiciliari , ossia due imprenditori , fratelli , Di Pietrangelo Antonio (51 anni di Torre Santa Susanna) e Di Pietrangelo Giuseppe (47 anni di Torre Santa Susanna), un consulente del lavoro, Angelo Tarantino (46 anni di Torre Santa Susanna) un commercialista, Maurizio Margheriti (39 anni Erchie). Gli altri quattro invece sono stati sottoposti all’obbligo di dimora e si tratta dei quattro rappresentanti di società cooperative agricole, ossia Giovanni Carrozzo( 50 anni Erchie), Cosimo Carrozzo (44 anni Erchie), Antonio Maniglia (50 anni  Torre Santa Susanna) e Giuseppe Liardo(43 anni Torre Santa Susanna).Conferenza2

Gli otto arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe in danno dell’Inps.

Oltre a questi vi sono 34indagati , 33 persone fisiche ed una persona giuridica. Mentre sono ben 510 i falsi braccianti scoperti nell’arco di una approfondita indagine che parte dal 2013.

L’operazione, denominata Wasteland,  è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Francavilla Fontana e da un pool di ispettori dell’Inps.

Gli investigatori hanno accertato almeno 16 episodi di truffa ma un altro centinaio sono sotto la lente dei militari.

Dinapoli“Ho l’impressione- ha dichiarato il procuratore capo Marco Dinapoli- che questa sia solo la punta di diamante di un fenomeno molto più vasto”.

In pratica il sodalizio criminoso aveva creato false cooperative , la cui vita giuridica aveva una durata di massimo uno o due anni, che  dichiaravano di aver avviato attività agricole su terreni (di cui non avevano neppure la disponibilità o erano incoltivabili) denunciando l’impiego di operai agricoli per un periodo superiore a 100 giornate lavorative ciascuno consentendo quindi ai braccianti di beneficiare dei contributi erogati dall’Inps. Nella realtà i falsi braccianti acquistavano dagli organizzatori dell’associazione criminosa le giornate lavorative mai svolte nella misura di 10/15 euro a giornata.

E’ stato calcolato così un danno per l’Inps di circa 3milioni di euro solo negli ultimi cinque anni.Conferenza procura

Ad insospettire gli investigatori le cooperative che spesso venivano sciolte dopo appena un anno di attività o cambiavano repentinamente amministratori, nella maggior parte dei casi si trattava di prestanome.

Ulteriori indagini hanno portato alle luce anche un giro di fatture false che attestavano la vendita di prodotti agricoli mai coltivati . In questo giro di fatture i militari hanno trovato il coinvolgimento di diverse attività commerciali.

Il sequestro preventivo per l’equivalente di 3milioni di euro è stato eseguito su conti correnti, auto, e beni immobili.

Foto Gianni Di Campi

 Lucia Pezzuto

 

 

 

 

 

1 Commento

  1. Era ora , ancora una volta le Forze dell’ ordine lavorano bene , bravi , mai fermarsi se si vuole si puo’ fare ancor di piu’, il Meridione in particolare e’ una terra ricca di risorse ,che potrebbe dare,crescere creando Occupazione per tutti “Legalmente ” senza ricorrere al ” Lavoro in Nero ” , che aiuta solo la Criminalita’ Organizzata ,purtroppo questo fenomeno esiste da anni , ma a volte non si vuole vedere ,il denaro facile piace a chi non conosce il lavoro onesto , il Lavoro nero non deve far parte della vita di un comune Cittadino ,purtroppo la gente comune , Padri di Famiglia sono costretti a lavorare in Nero perche’ in Italia non esiste un sistema che funziona come dovrebbe , non abbiamo un Welfare garantista , i controlli incrociati tra i vari Uffici Governativi dovrebbero essere fatti attraverso un’ unico data Base che collega direttamente le varie Amministrazioni dello Stato , poi il tutto dovrebbe realmente aiutare la povera gente Disoccupata , va fatta un grande riflessione , facciamo in modo che il Lavoro in Nero non esista , ma chi Amministra uno Nazione Garantisca in Italia un minimo reddito o un Lavoro a chi e’ disoccupato per anni , facciamo come in altre Nazioni Europee dove al Cittadino Disoccupato viene data la Disoccupazione ma alla fine del tempo stabilito per legge si offre al Disoccupato 3 tipi di lavoro , nel caso quest’ ultimo non dovrebbe accettare l’ Offerta allora lo Stato finisce di garantisce loro altro sussidio .

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