Una strada nella riserva naturale, denunciata una ditta

CAROVIGNO- Realizzano una strada per raggiungere un cantiere nell’area marina protetta di Torre Guaceto, denunciati i responsabili di una ditta a cui il Comune di Carovigno  aveva commissionato i lavori di bonifica di un sito. Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Guardia Costiera di Brindisi ha individuato e posto in sequestro un strada realizzata all’interno del sito della Riserva Naturale dello Stato ed Area Marina Protetta di Torre Guaceto. L’attività è scaturita da un mirato controllo disposto dal Comando della Capitaneria di Porto di Brindisi, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori di bonifica e ripristino della naturalità su un’area demaniale in località Penna Grossa che, a giugno 2016, nel corso di analoga attività ambientale, fu oggetto di sequestro da parte degli stessi militari che, in quella circostanza, rinvenirono diverse tonnellate di rifiuti edili inerti, sversati ed accatastati su preesistenti rovine di manufatti crollati e, sulla quale, grava tutt’ora un procedimento penale.

La Guardia Costiera ha appurato che, la ditta affidataria dei lavori di bonifica del sito in sequestro, regolarmente commissionati dal Comune di Carovigno, allo scopo di consentire il transito dei mezzi da e per il cantiere, aveva realizzato una strada tramite uno scavo e successivo riempimento con materiali inerti da cava. Constatate diverse difformità tra gli atti autorizzativi presenti e lo stato dei luoghi, avendo informato immediatamente il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, i militari del NOPA hanno proceduto al sequestro d’urgenza dell’intera area oggetto dello scavo ed al deferimento a piede libero alla stessa Autorità Giudiziaria di due soggetti.

Si ricorda che l’area ricade interamente all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto ed associata Area Marina Protetta, in località Punta Penna Grossa del Comune di Carovigno, una zona soggetta non solo a vincolo ambientale e paesaggistico, ma anche a speciale tutela in relazione alla sua specifica esclusività per la presenza di biodiversità uniche, il cui controllo e tutela viene esercitato senza soluzione di continuità da parte della Guardia Costiera nell’ambito delle proprie competenze istituzionali in materia di ambiente.

BrindisiOggi

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