Vertenza Treofan, Rsu dello stabilimento Jindal : “Assurda la richiesta di revoca dei finanziamenti per Brindisi, basta strumentalizzazioni politiche”

BRINDISI – La RSU di Femca Filctem in difesa dello Stabilimento Jindal  di Brindisi dopo l’incontro al Mise per la vertenza Treofan. Riceviamo e pubblichiamo la posizione della Rsu dello stabilimento  brindisino

“La Rsu esprime  vicinanza e solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Treofan di Battipaglia, auspicando una risoluzione positiva della vertenza in atto. Contestualmente la RSU sottolinea che il mandato ricevuto prevede l’obbligo primario di tutelare i lavoratori e gli impianti del Sito di Brindisi. Una precisazione sul merito delle questioni ci sembra doveroso esprimerlo, a chiarimento di tutte le illazioni che in questi giorni ci sono pervenute da più parti. Innanzitutto i lavoratori dello stabilimento Jindal di Brindisi meritano rispetto, e non possono essere strumentalmente “ merce politica “. I problemi non si risolvono creando altri problemi. La richiesta da parte di “qualcuno “ alla Regione Puglia di revocare i finanziamenti avuti per l’investimento scaturito dall’accordo di programma presentato nel lontano 2014 e approvato nel novembre del 2015, ci sembra allucinante, e sindacalmente paradossale, non comprendiamo come la revoca del finanziamento, che ha creato occupazione su Brindisi, possa risolvere le sorti dello stabilimento di Battipaglia. Altra importante precisazione, le due Aziende Jindal Films Europe, e Treofan Italia, sono due Società diverse, con due diversi CDA, con due diverse ragioni sociali. Tutto questo verificabile da una semplice visura camerale. Per questo non comprendiamo come possa essere indetto un coordinamento RSU fra le due aziende, che servirebbe solo a confondere ancora di più le questioni in atto. Tutto avremmo pensato, ma mai che i lavoratori delle Stabilimento di Brindisi, dovessero partecipare a questa guerra fra poveri, che sinceramente non porta da nessuna parte, e che sicuramente non risolverà nessuna questione, anzi creerà ulteriori problemi, dove si innescheranno una serie di tensioni, che renderanno la gestione ancora più complessa. Per essere ancora più precisi, ci teniamo a sottolineare che a fronte di un investimento complessivo di circa 50.000.000 di Euro, di cui a fondo perduto circa 12.000.000 di Euro, le risorse rimaste sul territorio in fase di istallazione delle linee, si avvicinano a 16.000.000 di Euro circa. Come il numero degli addetti del protocollo dell’accordo di programma da inserire nella nuova pianta organica, sono ben più alti di quelli previsti. Altra situazione da chiarire, è quella inerente alle produzioni dei due siti. Il flusso di produzione dello Stabilimento di Brindisi, prevede specialità ( Metallizzati e Laccati ), quello di Battipaglia solo materiali cosidetti comodi (coestrusi ). Tutto questo è stato presentato alla RSU di stabilimento e alle Segreterie Territoriali di Categoria dal responsabile del progetto, in un incontro monotematico. Concludiamo questo documento, rimarcando che il cosidetto Progetto “ Travertine “, prevedeva più fasi di investimento. Non pensiamo che un territorio martoriato come il nostro, si possa permettere di voltare le spalle ad altri progetti di sviluppo, che porterebbe non solo occupazione, ma il consolidamento in un settore complesso come quello del polipropilene, dove la concorrenza diventa sempre più agguerrita giorno dopo giorno. La RSU dello stabilimento di Brindisi, informerà i lavoratori in un’assemblea generale. Contestualmente chiede alla Regione Puglia, e alle Segreterie Confederali, e di Categoria Provinciali, Regionali, di fissare un incontro urgente, per chiarire le questioni. La tutela del territorio e dei lavoratori che rappresentiamo per noi è un valore aggiunto, e quindi diventa una situazione imprescindibile”.

1 Commento

  1. su che base quel “qualcuno” alla Regione Puglia chiede la revoca dei finanziamenti? non si è reso conto che i giovani stanno tutti scappando via per mancanza di posti di lavoro?

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