120 dipendenti della Santa Teresa non mollano, lunedì tutti in Provincia, pronti all’occupazione

BRINDISI- E’ guerra aperta per i 120 dipendenti della Santa Teresa che a due settimane dal Natale hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Non mollano, nonostante Regione e Provincia non abbiano più risorse per garantire i servizi lunedì mattina, accompagnati dai rappresentanti sindacali dei Cobas, saranno in Provincia per incontrare il presidente Maurizio Bruno. I lavoratori sono intenzionati ad insistere, in questi mesi hanno lottato cercando un’intesa anche con la task force regionale per scongiurare quella che oramai è diventato una certezza: la chiusura della società ed i loro licenziamento.

“Siamo intenzionati ad andare avanti” ha detto Bobo Aprile, il rappresentante brindisino dei Cobas. “Lunedì occuperemo la Provincia se sarà necessario, poi ci sposteremo a Roma, sotto il Quirinale. Ho già sentito anche i rappresentanti di Alba Service della Provincia di Lecce. Ci muoveremo tutti insieme”.

E’ battaglia sino alla fine, quindi, per questi lavoratori che pagano il prezzo più alto a causa della Legge Delrio sulla soppressione delle Province, una legge che ora con la vittoria del No al Referendum costituzionale rimette tutto in discussione.

I dipendenti della Santa Teresa hanno ricevuto due giorni fa una nota della Provincia di Brindisi in cui si conferma che non c’è alcuna possibilità di ottenere la cassa integrazione in deroga da parte della Regione Puglia . Sino alla fine i 120 lavoratori hanno sperato che si potesse ripetere lo sblocco di alcuni fondi regionali, così come accaduto a novembre quando il servizio è stato prorogato di un altro mese proprio grazie a dei fondi relativi del programma venatorio, fondamentali per completare il fabbisogno finanziario, scrisse la Regione Puglia comunicando la buona notizia.

In realtà si trattava di una soluzione temporanea che non risolveva il problema della copertura finanziaria a lungo termine. Ora invece il futuro è incerto lo conferma anche il presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno: “Si faceva affidamento all’accordo preso tra le Province ed il Governo per la legge di stabilità che era stata approvata con il voto di fiducia , dovevano inserire altre risorse da destinare ai servizi delle Province, inclusi quelli svolti dalla Santa Teresa,  ma poi  non  stata modificata. Ora l’accordo è decaduto e brancoliamo nel buio”.

Vista così la situazione non lascerebbe margini di soluzione ma uno spiraglio arriva dal nuovo governo, il senatore dei Conservatori e Riformisti, Vittorio Zizza, spiega: “Il nuovo governo dovrebbe fare un nuovo decreto  fiscale per andare a risolvere i problemi per la velocità dell’approvazione della legge di stabilità non sono stati risolti. Bisogna vedere se in questo decreto si possono inserire delle risorse per sanare questa situazione”.

“Al tempo stesso bisognerebbe istituire-  conclude Zizza-  un tavolo permanente per capire quali sono i provvedimenti da proporre alla Regione ed al governo per cercare di tenere in vita il personale e tutti i servizi di cui si occupa la Santa Teresa”.

Lu.Pez.

 

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