Bruciò vivo l’amante, 15 anni di carcere a Dora Buongiorno

BRINDISI- Quindici anni di carcere per Dora Buongiorno, la donna rea confessa dell’omicidio del suo amante Cosimo De Fazio, bruciato vivo un anno fa. La sentenza di condanna è stata emessa, alle 13.30, dal gup  di Brindisi, Valerio Fracassi.gup fracassi

Il pm della pubblica accusa, Luca Bucchieri, aveva chiesto l’ergastolo per la bracciante agricola che aveva scelto di essere processata con rito abbreviato. Nessuna attenuante per la donna, che secondo il pm, aveva premeditato l’omicidio per settimane portando con se la latta di benzina con la quale poi avrebbe dato fuoco all’uomo. Dora Buongiorno, il 22 dicembre del 2012, secondo l’accusa,  con l’inganno somministrò un sonnifero all’uomo, lo condusse nelle campagne di Mesagne e con freddezza li diede fuoco partendo dai genitali, provocandone così la morte dopo un’agonia di due giorni.

Nell’udienza di stamane, prima della sentenza,  l’avvocato della difesa, Roberto Cavalera, ha detto che Dora Buongiorno era esasperata dalle violenze dell’uomo e che l’intenzione  della donna  era quella di dare una lezione all’amante dal quale aveva avuto anche un figlio. A dimostrazione di questo il fatto che le fiamme erano state appiccate sui genitali e non sull’intero corpo.Damiano De Fazio

Ora le motivazioni della sentenza saranno rese note tra novanta giorni a quel punto l’avvocato della difesa, Roberto Cavalera, lavorerà per ricorrere in appello.

Nel frattempo Cavalera ha dichiarato: “ E’ stato un successo. Sono soddisfatto del giudizio equilibrato espresso dal giudice. Sono state accolte tutte le tesi della difesa”.

Dora Buongiorno continua ad essere ristretta ai domiciliari.

Lucia Pezzuto

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