19 mesi di Consales: tra crisi politica, elenco di cose fatte, e ultimatum

BRINDISI- Con la verifica politica alle porte, fibrillazioni interne e richieste di azzeramento della giunta, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, traccia il bilancio dei suoi 19 mesi alla guida della città. Fa una  lista, consegna ai giornalisti un comunicato di tre pagine. Lo vuole comunicare alla città, ma anche a qualche componente della sua maggioranza e all’opposizione che lo attacca. “E’ necessario dire quello che è stato fatto perché c’è qualche smemorato”, afferma il primo cittadino riferendosi anche a qualche suo consigliere. In particolar modo a Francesco Renna che aveva detto che questo governo aveva solo inaugurato il lungomare progettato dal centrodestra. “Non ho apprezzato le parole di Renna- spiega Consales- lui ha governato anche con il centrodestra sa cosa hanno fatto e cosa abbiamo fatto noi. Comunque lo farò presente durante il vertice di maggioranza”. Il sindaco avverte: “Non andrò alla ricerca del diciasettesimo voto. Nessuno deve più fare il ballerino, o dentro o fuori. Non può fare parte della maggioranza quando è all’esterno e stare all’opposizione quando è in consiglio comunale. Ce l’ho con tutti”.

Al bilancio di fine anno invita tutti i suoi assessori, ai quali ha sospeso le deleghe in attesa del varo della nuova giunta. Ribadisce che non intende azzerare. “Non ho alcuna intenzione di buttare a mare il bambino con tutta l’acqua sporca- aggiunge Consales- Se qualcosa dovrà cambiare sarà fatto secondo le esigenze dei partiti e della città. Io chiederò un cambio di passo non di facce, non è così che si cambia l’immagine”. Insomma il primo cittadino ancora una volta conferma che non intende procedere con l’azzeramento così come gli hanno chiesto i centristi del Ncd e Brindisi di tutti.   Al momento  però nessuno intende abbandonare la propria posizione. Il braccio di ferro porterà a far soccombere la posizione di qualcuno.

“Non soccomberà nessuno- risponde Consales- troveremo solo un punto di incontro perché non possiamo lasciare la città in mano al commissariamento, al vuoto politico comodo a qualche interesse personale”.

Un messaggio anche all’opposizione di centrodestra: “Le mozioni di sfiducia non si annunciano, ma si raccolgono  direttamente le firme”.

Poi legge l’elenco delle cose fatte, di quelle annunciate e di altre  ancora in itinere , questioni che ritiene qualificanti per la città, per una volta non parla e nessuno gli chiede dei suoi tre avvisi di garanzia.

“ Non abbiamo aumentato di un solo euro le tasse comunali- inizia l’elenco- Impegno per le bonifiche ambientali (a gara i primi 40 milioni di euro, recuperati 25 milioni di euro dell’Accordo di programma “Brindisi”), Piano della costa (siamo in dirittura di arrivo), Piano Urbanistico Generale (impegno a ridurre i ritardi accumulati, Moralizzazione ed efficientamento dei servizi sociali (come si evince anche da ultimo pronunciamento del TAR), Messa in esercizio degli impianti del ciclo dei rifiuti (dopo dieci anni),Gara per la raccolta dei rifiuti (dopo anni di affidamenti diretti),Moralizzazione e salvataggio società partecipate, Restituzione (ormai prossima) aree demaniali alla città, Città europea dello sport,Varo del Piano del commercio. Bando per locali sfitti a giovani disoccupati, Accollo debiti fuori bilancio accumulati durante il governo di centro destra (Università, Edison per energia fornita alle strutture scolastiche comunali, Multiservizi),Organizzazione Forum Città dell’Adriatico e dello Ionio,Censimento patrimonio comunale immobiliare, propedeutico ad un Piano di valorizzazione o di alienazione dello stesso patrimonio,Stiamo finanziando il Registro Tumori e una Indagine epidemiologica, Avviato il processo di informatizzazione del Comune”. Cose fatte, altre annunciate dei quali ancora non esistono gli atti, altre che stanno per compiersi. Poi il passaggio sulle tasse finalmente pagate dalle grandi aziende, che nessuno prima aveva rivendicato. “Perchè in passato- si chiede- nessuno ha fatto pagare a Enel quanto dovuto, ben 6 milioni di euro l’anno”.

 Ricorda le strutture inaugurate, precisa che sono state iniziate dal centrodestra, ma che per tutte mancava un tassello importante per poterle aprire. Tassello a causa del quale in passato sono stasi spesi soldi pubblici per manutenzione  e altri servizi, come nel caso degli impianti per i rifiuti per i quali venivano spesi 36 mila euro al mese solo per la custodia, all’interno dei quali sono state ritrovate anche auto rubate.

“in 19 mesi- afferma Consales- abbiamo fatto quello che il centrodestra avrebbe fatto in 19 anni”.

Questa lista il sindaco la porterà il 4 gennaio prossimo alla sua maggioranza per capire come bisogna andare avanti e dove si vuole arrivare. E prima di chiudere annuncia che  per il palazzetto dello sport  potrebbe chiedere a Enel delle risorse per costruirne uno nuovo, d’altronde sarebbe un ritorno di immagine anche per il più grande sponsor del basket brindisino.

Elenco a parte, il sindaco si trova di fronte l’ultimatum lanciato da alcune forze di maggioranza sulla richiesta di una giunta nuova di zecca, che del passato salverebbe solo Carmela Lomartire, assessore tecnico di Consales. Sempre che alla fine qualcuno non cambi idea, e di variazioni ce ne potrebbero essere davvero poche.

 Lucia Portolano

 

 

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