Denunciò i boss, Maggiore porta in Puglia il Movimento per la lotta alla criminalità

BRINDISI-  Testimoni di giustizia contro la criminalità. Si è costituito il direttivo del Movimento per la lotta alla criminalità organizzata con sede a San Giuseppe Vesuviano. A renderlo noto è il testimone di giustizia Luigi Coppola presidente e fondatore del movimento . “A breve- dice Coppola- avremo sedi operative sul territorio nazionale, anche in  Puglia, affidata al nostro referente Cosimo Maggiore, imprenditore che denunciò la Sacra corona unita.”

“Questo movimento- aggiunge Coppola- si interesserà di lotta al crimine favorendo la denuncia e  sarà di supporto alle vittime promuoverà azioni di contrasto alla criminalità e si costituirà pare civile nei processi di mafia.”

Maggiore è di San Pancrazio Salentino, imprenditore che denunciò i fratelli Bruno per estorsione, esponenti della Scu di Torre Santa Susanna. Maggiore è un testimone di giustizia, la sua azienda è finita all’asta. La sua denuncia gli è costata tanto, diverse volte in questi anni ha protestato contro uno Stato che lo ha lasciato solo.”Perché in Italia- dice l’ex imprenditore- vale più un collaboratore di giustizia (un pentito) che un testimone di giustizia.”

Nella provincia di Brindisi negli anni sono nate diverse associazioni antiracket e antiusura, ma dalla relazione presentata dalle forze dell’ordina all’Antimafia è stato sottolineato che la loro presenza non ha sortito molti effetti in termini di denunce.

Vi riproponiamo la storia di Cosimo Maggiore in questo nostro video-servizio realizzato da Maristella De Michele, immagini e montaggio Matteo Brandi.

BrindisiOggi

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