A rischio i Corsi di Laurea a Brindisi, gli enti locali vogliono altre discipline

BRINDISIL’Università a Brindisi a rischio, almeno gli attuali corsi di Laurea. Il 5 marzo prossimo scadono i termini per l’accreditamento al Miur delle sedi universitarie, i corsi di laurea presenti  a Brindisi non hanno ancora presentato richiesta, alcune non lo faranno più. Non ci sono le risorse per restare nella provincia messapica.

A rischio sia i corsi di laurea del rione Casale che rispondono all’Università di Bari, sia le facoltà della Cittadella della Ricerca dell’Università di Lecce. Le convenzioni con entrambe le Università sono scadute nello scorso ottobre, e non sono state rinnovate dagli enti locali, Provincia, Comune e Camera di commercio, enti che hanno sostenuto sino a questo anno accademico la presenza dei corsi di laurea sul territorio. Con i tagli agli enti locali, la Provincia già dai tempi di Ferrarese aveva annunciato la difficoltà a rinnovare l’impegno, la Camera di commercio da qualche anno era titubante su questo investimento, contestando la tipologia dei corsi presenti. Resta il Comune che deve decidere il da farsi. Il sindaco Consales qualche giorno fa ha incontrato i rappresentati dei due Atenei, ha chiesto sinergia tra le due Università, ma ha presentato la richiesta anche di un rinnovo dei corsi, qualcosa che fosse più vicina al territorio, materie scientifiche come Ingegneria industriale, e Farmacia.

Il primo cittadino sull’argomento università ha convocato per domani la riunione dei capigruppo. Ma anche alcuni partiti di maggioranza si stanno interrogando al loro interno, questo pomeriggio si riuniranno i comitati cittadini di Noi centro e Udc per presentare una proposta . Preoccupazione sulla chiusura dei corsi di laurea è stata espressa  dal sindacato Uil. “ Che fine faranno i lavoratori- chiede la segreteria territoriale Uil-  A quali disagi dal punto di vista didattico e quali spese saranno costretti a sostenere le famiglie degli studenti che saranno costretti ad emigrare in altre sedi?”

Sino al 31 ottobre 2012, gli enti locali avevano mantenuto due convenzioni con le due Università, stanziando per quella di Bari 663 mila euro in tutto compreso le spese per gli immobili, di cui 445 mila euro per i docenti ripartiti: il 37 per cento Comune e Provincia, e il 27 per cento Camera di Commercio. La convenzione con l’Università del Salento prevede invece una spesa per gli enti locali di 423 mila euro incluso i costi per gli immobili, di cui 300 mila per docenti distribuiti in 110 mila euro Comune , 110 mila euro Provincia e 79,500 euro Camera di Commercio.

Queste disponibilità ora non ci sono più, almeno non per Scienze sociali e politiche del territorio presente alla Cittadella della Ricerca, o il corso di Laurea in Economia al Casale, per nuove discipline se ne può invece discutere

Lu.Po.

 

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