Accordo rispettato, i dipendenti degli ex cantieri CBS festeggiano un anno di lavoro nel nuovo cantiere

BRINDISI – Ce l’hanno fatta, hanno festeggiato il primo anno di lavoro i dipendenti dell’ex Cantieri CBS e Damarin. Oltre ai 20 lavoratori storici se ne sono aggiunti altri 20 e questa sarà per loro una vera vigilia di Natale senza spettro di cassa integrazione o licenziamento.

“Ad un anno dagli accordi sottoscritti dalla Fiom Cgil Brindisi sul tavolo della task force regionale (con la sapiente mediazione del Presidente Leo Caroli) a Bari ed in seguito in Prefettura a Brindisi, che prevedevano l’affidamento dell’area portuale degli ex Cantieri CBS e DAMARIN alla S&Y, con la clausola della riassunzione di tutti gli ex 20 dipendenti, (come si usa dire è andata in porto)l’accordo è stato rispettato per intero.- fa sapete Angelo Leo, segretario Fiom Cgil Brindisi – Non solo, ai 20 ex dipendenti, si sono aggiunti altre 20 nuove assunzioni, e tutti insieme con orgoglio metalmeccanico hanno festeggiato il primo anno di lavoro dei CANTIERI RIUNITI DEL MEDITERRANEO. Anziane esperte generazioni della cantieristica navale, insieme a giovani metalmeccanici in formazione, che rappresentano il futuro e la prosecuzione di questo importante sito produttivo. Insieme hanno festeggiato un anno di lavoro ed un Natale più sereno senza lo spettro della disoccupazione, sia per loro ma anche per le loro famiglie”.

Da un anno i lavoratori assunti dalla S&Y hanno contratti full-time e ricevono con puntualità i bonifici delle loro retribuzioni. Il lavoro nel cantiere cresce di giorno in giorno in controtendenza a tutto quello che purtroppo avviene nel resto del settore metalmeccanico brindisino. Il piano industriale presentato dalla azienda che prevedeva, l’ ampliamento delle aree di carenaggio, procede con le dovute autorizzazione. Nel contempo il bacino galleggiante è finalmente dopo le dovute autorizzazioni causa Coronavirus, arrivato dalla Grecia. Ora si dovranno effettuare i necessari interventi di riparazione e presto entrerà in funzione, accelerando le operazioni di alaggio e riparazioni delle navi, ma soprattutto di garantire la sicurezza dei lavoratori eliminando cavi di acciaio in tensione dagli alaggi a terra che costituiscono una delle cause principale della infortunistica navale. “Come segretario della FIOM CGIL Brindisi  – aggiunge Leo – ritengo che sia stato conseguito un importante risultato in termini di relazioni industriali, ma soprattutto sul piano della difesa e dell’avanzamento delle condizioni retributive, normative e di sicurezza dei metalmeccanici brindisini, soprattutto nell’epoca del pandemia da Coronavirus”.

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