Ad Erchie,  dopo le dimissioni del sindaco, coinvolto nell’inchiesta sui rifiuti, sciolto il consiglio comunale

BRINDISI- Ad Erchie,  dopo le dimissioni del sindaco sciolto il consiglio comunale. Il prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, ha avviato le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale del Comune di Erchie ed ha nominato quale commissario prefettizio il vice prefetto Antonio Giaccari. La bufera sul Erchie si è abbattuta lo scorso 9 gennaio quando sindaco , Pasquale Nicolì , e due assessori furono raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare insieme ad un ingegnere. Tutti e quattro indagati a vario titolo per “concussione e tentata concussione, abuso d’ufficio in concorso e atti persecutori, tutti aggravati dall’aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso, induzione indebita a dare o promettere utilità, raccolta-trasporto-abbandono incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi e violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto contro un incaricato di pubblico servizio e dall’aver abusato di autorità e relazione d’ufficio”.

Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale ordinario di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini -condotte dai Carabinieri della Stazione CC di Erchie e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia francavillese- riguardava molteplici condotte ritenute, allo stato, delittuose che sarebbero state commesse dagli indagati tra l’ottobre 2020 e maggio 2022. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano l’attuale Sindaco di Erchie e l’Assessore ai Servizi Ambientali, Lavori Pubblici e Polizia Urbana, entrambi destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, nonché l’Assessore ai Servizi Sociali, Politiche Giovanili e Pari Opportunità e l’ingegnere ex Responsabile dell’Area Tecnico-Amministrativa del Comune, entrambi sottoposti al divieto di dimora.

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