Aeronautico, vertenza DCM e DAR, tutti in piazza venerdì

BRINDISI- I sindacati Cobas, Fismic, Uglm si sono riuniti nella mattina di ieri, lunedì 29 marzo 2021, per discutere della grave situazione maturata in seguito alla decisione di DCM di avviare la procedura  per la cessione di ramo di azienda a DAR, uno dei due pezzi che compone la società essendo che la DAR, a tutt’oggi, è la parte operativa.
Cobas, Fismic, Uglm, indicono un’assemblea di tutti i lavoratori DCM e DAR per Venerdì 2 Aprile a partire dalle ore 9,00 in Piazza Santa Teresa alla quale invitano le rappresentanze politiche e istituzionali nazionali, regionali e locali, a sostegno di una vertenza che racchiude in se tutte le aspettative di lavoro che ha il nostro territorio ma che puntualmente sono disattese.
“Quest’ atto piratesco deve trovare una risposta corale da parte di tutto il territorio- dice il sindacato Cobas- Così com’è impostata questa decisione della cessione di ramo di azienda, porterà inevitabilmente al licenziamento certo degli 85 dipendenti della DCM alla fine della cassa integrazione che sarà fra qualche mese. Cobas, Fismic, Ugl, nel corso degli anni hanno tenuto sempre a ribadire che il perimetro della società DEMA, deve includere necessariamente, oltre i lavoratori di DAR, anche i lavoratori di DCM che attualmente sono in cassa integrazione in una dinamica di Gruppo. Il fallimento del piano industriale iniziale e della successiva crisi Covid, hanno bloccato il salvataggio dei lavoratori previsto dagli accordi del 2018 che riteniamo vadano rispettati, siamo convinti che la ripresa del settore aeronautico nei prossimi anni e l’attuazione di tutti gli strumenti  di politiche attive del lavoro a nostro avviso potrà  mettere in pista tutti i lavoratori Per questo riteniamo la mossa di DEMA una provocazione.
Provocazione che deve essere cancellata attraverso accordi ministeriali che evitino i licenziamenti e che puntino sul futuro. La Regione Puglia ha dato la sua piena disponibilità ad avviare tutti gli strumenti di politiche attive in coerenza con le attività svolte, ma anche  aperte a  portare elementi nuovi anche in processi di diversificazione produttiva, non solo per il settore aeronautico.  Il sit in di venerdì 2 Aprile ci vede consapevoli che la strada da fare è difficile e che ha bisogno di appuntamenti ancora più importanti, di lotte ancora più dure fino alla vittoria di questa battaglia”.
BrindisiOggi

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